07 maggio 2015

Strada Perdizione





La Strada Larga e Nascosta alla Perdizione


Cari amici,


Come ho scritto il mese scorso (http://parolafavita.blogspot.it/2015/04/cibo-spirituale-1504.html), volevo offrire un’esperienza personale ma non ho trovato il tempo per finirla il mese scorso. Alcuni dei motivi per cui vorrei offrire quest’esperienza è per aiutarci a rendere conto della situazione in cui ci troviamo oggi per aprire i nostri occhi di più in riguardo alle trappole molto sottili e gli inganni subdoli del nostro nemico.


Penso che tanti di voi vi ricordate LA VISIONE DI PAPA LEONE XIII nel 1884:
Esattamente 33 anni al giorno prima del grande miracolo del sole a Fatima, cioè, il 13 ottobre 1884, il Papa Leone XIII, al termine della Santa Messa, rimase immobile davanti al Tabernacolo per circa 10 minuti. Quando si “riprese”, il suo volto era preoccupato e angosciato. Leone XIII rimase così sconvolto da questo “colloquio” che scrisse la famosa preghiera a San Michele Arcangelo per la protezione della Chiesa e volle che fosse recitata, in ginocchio, dopo ogni Santa Messa in tutto il mondo. Quando gli hanno chiesto che cosa è successo, ha spiegato che, mentre stava per partire dai piedi dell’altare, improvvisamente ha sentito le voci – due voci, una gentile e dolce, l’altra gutturale e dura. Le sembravano venire da vicino al tabernacolo. Mentre ascoltava, ha sentito la conversazione seguente:
La voce gutturale, la voce di Satana nella sua superbia, si è vantato al Signore: “Io posso distruggere la Tua Chiesa.”
La voce dolce del Signore: “Tu puoi? Allora fallo.”
Satana: “Per farlo, ho bisogno di più tempo e più potere.”
Il Signore: “Quanto tempo? Quanto potere?”
Satana: “75 a 100 anni, e un potere grande su quelli che si daranno al mio servizio.”
Il Signore: “Hai il tempo, avrai il potere. Fa con loro come vuoi.”
La preghiera composta da Papa Leone XIII è il seguente:
Preghiera a san Michele
San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento: sii nostro aiuto contro la malizia e le insidie del demonio. Che Dio lo scacci, supplichevoli te ne scongiuriamo: e Tu, Principe della milizia celeste, con la forza divina, respingi nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che, a perdizione delle anime, vanno girando per il mondo. Così sia.
Domenica, 24 aprile 1994, Papa Giovanni Paolo II ha consigliato questa preghiera a tutti i cattolici come una preghiera per la Chiesa quando ha detto:


Purtroppo, però, con la riforma liturgica post-conciliare, questo dono che Cristo ci fece tramite il suo Vicario, fu messo nel cassetto. La preghiera non è stata più recitata e la stragrande maggioranza dei fedeli nati dagli anni ’70 in poi del secolo scorso non ne conoscono neppure l’esistenza.


Credo personalmente che questi 100 anni concessi a Satana hanno iniziato il 13 ottobre 1917, per iniziare, in un modo più intenso, la grande battaglia fra la donna e il drago del primo libro della Bibbia, Genesi (3,15) e l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse, capitolo 12. Non credo che era per caso che ciò che era detto nell’ultima parte del omelia del Santo Padre BENEDETTO XVI; Esplanade del Santuario di Fátima; 13 maggio 2010:
“SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA MISSIONE PROFETICA DI FATIMA SIA CONCLUSA. … Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo. In quel tempo erano soltanto tre, il cui esempio di vita si è diffuso e moltiplicato in gruppi innumerevoli per l’intera superficie della terra, in particolare al passaggio della Vergine Pellegrina, i quali si sono dedicati alla causa della solidarietà fraterna. POSSANO QUESTI SETTE ANNI CHE CI SEPARANO DAL CENTENARIO DELLE APPARIZIONI AFFRETTARE IL PREANNUNCIATO TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA A GLORIA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ.”


Il centenario del anniversario del grande miracolo del sole, il 13 ottobre, 1917 a Fatima, Portogallo, sarà il 13 ottobre 2017! Credo che il Corpo di Cristo, la Chiesa, come una grande purificazione, attraverserà la tappa della crocifissione come ha fatto il suo Capo, Cristo, tre ore sulla croce, e perfino gridare con il suo Capo: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,46; Mc 15,34; Apoc 13,7; Sal 22,1). Questo periodo sarà il più grande tribolazione della storia del mondo e della Chiesa (Mt 24,21-22; Ger 30,7; Dan 12,1).


Durante una visione del 1820, fu rivelato alla beata Anna Caterina Emmerick che Satana sarebbe stato liberato dalle catene circa ottanta’anni prima dell’anno 2000; dunque verso la fine degli anni ’10 del XX secolo. Tale periodo di libertà per il serafino decaduto sarebbe durato un secolo. Leone XIII vide quell’insolito “dialogo” un 13 ottobre. Pensateci bene. Non vi viene in mente nulla? Satana è stato liberato dalle catene il 13 ottobre del 1917, giorno dell’ultima apparizione mariana a Fatima, quando ci fu il “miracolo del sole”, e la Madonna promise che «il mio Cuore Immacolato trionferà». Questo corrisponderà all’adempimento del “Proto-Vangelo” (Gen 3,15) quando la donna schiaccerà la testa del serpente in un modo definitivo e finale, come San Luigi de Montfort spiega nel suo libro classico: “Trattato della Vera Devozione a Maria”.


Credo che in un certo modo il Corpo di Cristo passerà le tappe della vita di Gesù. E’ interessante che Leone XIII vide quell “dialogo” esattamente 33 anni prima del “miracolo del sole” a Fatima; Gesù ha vissuto 33 anni ed è finito la sua vita sulla croce, quando Satana, nella sua superbia, ha creduto di aver sconfitto Cristo! Credo che noi (la Chiesa) siamo già nella passione di Gesù se non già sulla croce.


In riguardo di questo periodo di grande crisi, la Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
“IL MIO AVVERSARIO CREDERÀ UN GIORNO DI CANTARE COMPLETA VITTORIA: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime. Sarà soltanto allora che Io interverrò - terribile e vittoriosa - perché la sua sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua certezza di aver vinto per sempre. Quanto si preparando è cosa tanto grande, che mai così è stata dalla creazione del mondo: per questo già tutto è stato predetto nella Bibbia. Vi è già stata annunciata la terribile lotta fra me “la Donna vestita di sole”, e “il Dragone rosso” (Apoc 12), Satana, che ora riesce a sedurre molti …” (18 ottobre 1975).
"Questa infiltrazione massonica, all'interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa". (13 giugno 1989)
Dall’altra parte, i pochi sacerdoti e vescovi che rimangono fedeli alla Verità, Che è Dio, la Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
Sarà stupore agli stessi Angeli di Dio; gioia ai Santi del Cielo; consolazione e conforto grande a tutti i buoni della terra. Misericordia e salvezza per il grande numero dei miei figli smarriti; condanna severa e definitiva a Satana ed ai suoi molti seguaci. Nello stesso momento infatti in cui Satana si sarà assiso quale signore del mondo e si sentirà ormai vincitore sicuro, Io stessa gli strapperò dalle mani la preda. Si troverà per incanto a mani vuote e all’ultimo la vittoria sarà soltanto di mio Figlio e mia: questa sarà il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo” (19 dicembre 1973).
E’ possibile alla fine dei 100 anni della libertà di Satana, quando “il mio avversario crederà un giorno di cantare completa vittoria: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime”, cioè, 13 ottobre 2017, che sembrerà che il Corpo di Cristo, la Chiesa, è morto, e poi subito dopo sarà adempiuto la promessa della Madonna che alla fine “il mio Cuore Immacolato trionferà”?!?
“Anzitutto è necessario che il mio Nemico abbia l'impressione di avere tutto conquistato, di avere ormai ogni cosa nelle sue mani. Per questo gli sarà concesso d'introdursi nell'interno della Mia Chiesa e riuscirà ad offuscare il Santuario di Dio. Mieterà le vittime più numerose fra i ministri del santuario. QUESTO È INFATTI IL MOMENTO DI GRANDI CADUTE PER I MIEI FIGLI PREDILETTI, PER I MIEI SACERDOTI". (18 ottobre 1975).
“Ecco: quando sarà tutto crollato, resterà solo la forza del loro pianto che mi costringerà ad intervenire in maniera prodigiosa e terribile. E IL MIO TRIONFO INIZIERÀ CON I FIGLI PREDILETTI, CON I MIEI SACERDOTI” (23 febbraio 1974).
Nei quattro vangeli si trova molti resoconti delle possessioni diaboliche. Oggi si sente poco delle possessioni. 100 anni fa sembrava più facile di percepire i buoni dai cattivi. Mi ricordo una volta che il mio babbo ha commentato, mentre guardavamo un film di cowboy bianco e nero, che i buoni normalmente portavano i capelli bianchi e i cattivi portavano i capelli neri. Mi sembra che questo è rovesciato oggi. 100 anni fa i delinquenti ribellavano e si poteva vedere la ribellione. Sembra che questo potere di più concesso a Satana è stato usato per incanalare le energie di quelli che si sono dati al servizio di Satana, non soltanto per ribellare, ma per distruggere con pazienza la cultura in tanti modi per attirare molto di più persone, specie i giovani, nella ribellione contro Dio e contro tutta l’autorità.


Questo è dove la mia esperienze personale può dare un po’ di luce su alcuni delle vostre esperienza in cui spesso oggi, quelli che sembrano OK con i sorrisi ed un tipo di amore umanistico, alla fine mettono il coltello nella tua schiena se le cose non vanno come vogliono loro, soprattutto se andate verso l’adorazione di Dio e la sua Verità invece verso l’adorazione del culto dell’uomo dietro il quale Satana si mette per essere adorato. Più che mai, in particolare nella Chiesa, quelli che non si preoccupano degli insegnamenti del Magisterio della Chiesa e sono diventati ciechi spiritualmente dopo aver abbracciato la via più facile e orgogliosa del relativismo sembrano più che mai come “angeli di luce” (2Cor 11,14), al meno alla prima vista!


Penso che la mia esperienza offrirà un esempio di ciò che LA MADONNA HA RIVELATO A DON STEFANO GOBBI:
“Anche fra i miei Sacerdoti quanti sono quelli che non credono più; eppure restano ancora nella mia Chiesa, veri lupi in veste di agnelli, e rovinano uno sterminato numero di anime.” (1 dicembre 1973).
“Cosa oggi offusca la bellezza e lo splendore della Chiesa? È il fumo degli errori che Satana ha fatto entrare in essa. Essi vengono sempre più diffusi e portano moltissime anime alla perdita della fede. Causa di una così vasta diffusione degli errori e di questa grande apostasia sono i Pastori infedeli. Essi fanno silenzio quando devono parlare con coraggio per condannare l’errore e per difendere la Verità. Non intervengono quando devono smascherare i lupi rapaci che si sono introdotti nel gregge di Cristo nascosti sotto le vesti di agnelli. Son cani muti che lasciano sbranare il loro gregge. Voi invece dovete parlare con forza e con coraggio per condannare l’errore e per diffondere solo la Verità.” (8 settembre 1985).


Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Su questo Cuore divino, tanto schiacciato ed oppresso che sente persino l’abbandono del Padre, pesa anche tutta la incorrispondenza e la ingratitudine della Sua Chiesa, nata, come candida Sposa, dal grembo di tanto suo patire.
Perché, ancora oggi, nella sua Chiesa, Gesù continua ad essere abbandonato, rinnegato e tradito.
È rinnegato da coloro che lo pospongono ai propri comodi, alla ricerca di se stessi, al gusto di venire accolti ed applauditi. La superbia porta molti a rinnegarlo con la parola e con la vita: Non conosco questo Uomo!
È tradito anche da parte di quei Pastori che non si curano del gregge a loro affidato, che fanno silenzio per paura o per convenienza e non difendono la verità dalle insidie degli errori, e non proteggono le pecore dal terribile flagello dei lupi rapaci, che si presentano travestiti da agnelli.
È abbandonato da tanti Sacerdoti e religiosi che lasciano lo stato della loro eccelsa vocazione o che non vivono nella fedeltà ai loro impegni e si lasciano completamente condurre dallo spirito del mondo in cui vivono.
È rifiutato e respinto da molti fedeli che seguono ideologie oggi di moda, ma che propongono valori opposti a quelli del Vangelo e scendono a compromessi, pur di raccogliere sempre i consensi di tutti.
Il Venerdì Santo veramente oggi si ripete, in una forma immensamente più grande ed universale di quanto è successo nel momento della passione e della morte sulla Croce.
Ad un gesto di allora corrispondono mille gesti di ora. Per questo nel suo corpo mistico che è la Chiesa, Gesù continua a ripetere il suo grido doloroso: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.”
(Venerdì Santo, 28 marzo 1986).


Nella Chiesa è anche entrata la disunione, la divisione, la lotta, l’antagonismo.
Le forze dell’ateismo e della massoneria, infiltrate al suo interno, sono giunte a rompere la sua interiore unità e ad oscurare Io splendore della sua santità. Questi sono i tempi, da Me predetti, in cui Cardinali si oppongono a Cardinali, Vescovi a Vescovi, Sacerdoti a Sacerdoti ed il gregge di Cristo viene dilaniato dai lupi rapaci, che si sono introdotti sotto le vesti di inermi e mansueti agnelli. Fra costoro vi sono anche alcuni che occupano posti di grande responsabilità e, per loro mezzo, Satana è riuscito ad entrare e ad operare al vertice stesso della Chiesa. Vescovi e Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, quanto è grande oggi la vostra responsabilità! Il Signore sta per domandarvi il rendiconto di come avete amministrato la Sua vigna. Pentitevi, chiedete perdono, riparate e, soprattutto, tornate ad essere fedeli al compito che vi è stato affidato. Il peccato è sempre più commesso, non è più riconosciuto come un male, è ricercato, è voluto consapevolmente e non viene ormai più confessato. L’impurità e la impudicizia ricoprono le case costruite dalla vostra ribellione.
Per questo il mio Cuore sanguina: per la ostinata incredulità e la durezza dei vostri cuori. Il mio Cuore sanguina nel vedervi così chiusi ed insensibili al mio accorato richiamo materno. Il mio Cuore sanguina, perché vedo le vostre strade ormai cosparse di sangue, mentre voi vivete in una ostinata incoscienza di ciò che vi attende».”
(6 settembre 1986).


La grande prova è giunta per la vostra Chiesa. Si sono continuati a diffondere gli errori che hanno portato alla perdita della fede. Molti Pastori non sono stati attenti, né vigilanti ed hanno permesso a tanti lupi rapaci, vestiti da agnelli, di introdursi fra il gregge a portare disordine e distruzione. Quanto è grande la vostra responsabilità, o Pastori della santa Chiesa di Dio! Si continua sulla strada della divisione dal Papa e del rifiuto del suo Magistero; anzi di nascosto si prepara un vero scisma che presto potrà diventare aperto e proclamato. Allora rimarrà solo un piccolo resto fedele, che Io custodirò nel giardino del mio Cuore Immacolato.”
(15 Novembre 1990).




l’Arcangelo San Michele a Garabandal (Spagna, 1965) ha detto: “Cardinali, Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime”!




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Cari amici,
Nel caso che non avete il tempo a leggere tutta la mia esperienza, almeno andate alla fine per leggere alcune parole di consolazione ed un po’ di buon consiglio per questi tempi molto difficili!


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LE SPIEGAZIONI DEI MOTIVE PER LA LETTERA AL VESCOVO:
Celebravo le Sante Messe feriali, lunedì a sabato, alle 08,00, ogni settimana, per più di dieci anni, in una parrocchia vicino dove abito, dove non ero il parroco, neanche il vice parroco. Negli ultimi 4 o 5 anni, il parroco si metteva nella confessionale e quando ho detto qualcosa che al lui non è piaciuto, mi ha trattato abbastanza male dopo la Messa al bar. Ad un certo punto, mi ha minacciato di non potere celebrare la Messa più nella sua parrocchia se predicassi così. Dopo sono andato via, ma pochi giorni dopo il parroco ha telefonato il vescovo. Non aspettavo che il Parroco chiede il vescovo di mettermi apposto dopo sono andato via da questa parrocchia. Io volevo soltanto un po’ di pace. E’ venuto il nuovo vescovo ausiliare invece del cardinale della diocesi per parlare con me di questa situazione, insieme con il parroco di questa parrocchia. Sapendo che in queste situazioni la persona è già pregiudicata con poca opportunità di difendersi, ho offerto la mia risposta scritta, siccome sapevo 4 giorni prima di questo incontro. Ecco la mia lettera al vescovo:




Parrocchia; 8 ottobre 2014
Caro Eminenza,
Mi permetta ad offrire qualche pensiero mio in riguardo al fatto che non celebro più la Santa Messa feriale a questa parrocchia.
SPESSO UNA PERSONA E’ GIUDICATA PRIMA DI ASCOLTARLA o di ascoltarla superficialmente con i pregiudizi. Se c’è la possibilità che le persone che hanno categorizzato o etichettato questa persona di essere capaci di considerare la situazione con una mentalità aperta, pronte ad ascoltare ugualmente la persona giudicata come gli altri che vogliono giudicarla, allora offro i miei motivi e le mie convinzioni, con la speranza che forse alcuni saranno di buona volontà e disponibile di uscire dai loro preconcetti e giudizi.


CELEBRAVO LA SANTA MESSA FERIALE DA LUNEDÌ A SABATO ALLA PARROCCHIA DA 2002. Negli ultimi 5 o 6 anni, spesso il Parroco, dopo aver ascoltato le mie omelie dalla confessionale, mi rimproverava dopo la Messa al bar. Ma quando cercavo di spiegarmi con i documenti della Chiesa Cattolica, o dal Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti (CCC), il Parroco non voleva mai sentire ciò che si trova in questi documenti. Quando offrivo qualche scritto mio sul Internet per spiegarmi più in profondità, con tanti riferimenti ai documenti della Chiesa, sempre il Parroco non voleva vedere queste cose. Qualche volta mi veniva in mente di rispondere a lui come Gesù ha risposto davanti al sinedrio (Gv 18,20-21; Lc 22,53): “Io ho parlato al mondo apertamente (cioè, sul Internet)… Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro (cioè, sul Internet a tutto il mondo!)...” Dalla parte sua, il Parroco non mi ha MAI detto: “Don Jo, credo che questa frase che hai detto (o scritto) durante la tua omelia oggi è in contrasto con un documento della Chiesa”, e poi di offrirmi il riferimento ad un documento della Chiesa o dal CCC. E perciò, già da anni, il Parroco non mi permette di spiegarmi o difendermi con questi documenti preziosi della Chiesa.


Il 23 settembre, dopo la Santa Messa al bar, finalmente il Parroco aveva il coraggio di almeno minacciarmi di fare come diceva lui altrimenti non devo celebrare più la Santa Messa alla Parrocchia. Già da tempo non volevo stare in questa situazione dolorosa, ma non credevo che era prudente o la volontà di Dio per me di decidere di andare via da solo e perciò aspettavo il Parroco per l’indicazione. Perciò quando mi ha minacciato, ero già pronto e contento di chiedere lui subito se questa era una minaccia vuota o no. Lui mi ha risposto no. Ho detto, va bene, non torno più, e buon giorno a tutti! E sono andato via. Io sono stato ordinato un sacerdote prima di tutto per la Chiesa universale, non soltanto per una parrocchia, e perciò nella Santa Messa e nel Sacramento della Riconciliazione, devo comportarmi come davanti al Signore, che alla fine sarà Lui il mio Giudice. Ma un parroco certamente ha il diritto di decidere chi può celebrare i sacramenti nella sua parrocchia; se il Parroco crede che Don Jo offre ostacoli per le anime ad arrivare alla Verità, che è Gesù, per potere arrivare a paradiso, bisogno chiedere Don Jo di non offrire più i sacramenti alla Parrocchia!


Dalla mia esperienza di tanti anni alla Parrocchia, che spiegherò di più in questo articolo, fondamentalmente l’unico criterio per Il Parroco è la sua testa di relativismo. Cardinale Ratzinger ha sintetizzato questa situazione di razionalismo e soggettivismo nella Chiesa nella sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI: “Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come FONDAMENTALISMO. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.” Se mettiamo da parte la legge di Dio spiegato nella sua pienezza nei documenti della Chiesa, chi vince l’argomento o stabilisce la legge del paese? Il più forte! Ecco la “dittatura del relativismo”!


GLI ULTIMI PAPI CI HANNO DETTO CHE IL PECCATO PIÙ GRAVE OGGI È CHE NON C’È PIÙ IL PECCATO; abbiamo perso il senso del peccato. Uno dei compiti più fondamentale per Gesù era quella del Redentore, di liberarci dai nostri peccati per quelli di buona volontà che confessano i loro peccati (Mc 2,17; Lc 5,31-32, ecc.). Perciò uno dei compiti più fondamentale per i Sacerdoti è di essere medico delle anime, di aiutare le anime di identificare e di curare le malattie dell’anima, specie quelle più gravi che si chiama “i peccati mortali”, ciò, i peccati che rendono l’anima morta, ma il corpo cammina con un anima morta fino alla morte se non c’è un sacerdote che aiuta la persona a riconoscere la gravità della loro situazione e di fare una buona confessione! Se i preti non aiutano le persone ad identificare le malattie del anima, le persone non hanno niente da confessare, e perciò non hanno bisogno di Gesù il Redentore, che è venuto per i peccatori, non per i giusti che credono di non avere i peccati. In questo modo la Redenzione è annullata per queste persone perché non credono di aver bisogno del Salvatore.


I santi ci dicono che i peccati più gravi sono quelli di omissione. Nonostante che il servo, che non ha moltiplicato il suo talento, non ha rubato o ammazzato nessuno, era chiamato da Gesù “servo malvagio e infingardo” (Mt 25,26), parole raramente usate da Gesù nei Vangeli! TANTI PRETI E VESCOVI OGGI NON HANNO FATTO IL LORO COMPITO PRIMARIO, di indicare, con le spiegazioni, e curare le malattie delle anime. Perché dopo tanti anni di questa trascuratezza di aiutare le anime di identificare i loro peccati secondo il CCC e di uscire dal peccato mortale, spesso la reazione fra tante persone, che perfino frequentano la parrocchia, è molta negativa quando finalmente un nuovo parroco spiega la religione cattolica secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica, riassunto nel CCC degli adulti! Se si confronta la vita delle persone, che perfino frequentano le parrocchie, con il CCC, al livello oggettivo (non soggettivo che soltanto Dio può giudicare), al meno la maggioranza sono in peccato mortale oggi; e nonostante questo, ci sono pochissimi che si confessano e tanti si comunicano con Dio infinito nell’Eucaristia!
Oggi tantissimi cattolici vogliono, con la benedizione (almeno tacitamente) dei preti e dei vescovi, UN CRISTIANESIMO SENZA LA CROCE E SENZA QUESTI “COMPLESSI DI COLPEVOLEZZA” CHE SI CHIAMAVANO I PECCATI. E perciò pochissimi cattolici oggi si confessano e tanti vanno ai psichiatri che costa molto di più che di confessare i peccati da un prete, che spesso, purtroppo, non si trova nella confessionale in tante chiese.


Ma tanti che vanno alla confessione, non capiscono più che cos’è un peccato secondo il CCC, perché pochissimi preti oggi fanno il rischio del loro lavoro principale di aiutare le anime di identificare e di curare le malattie mortale dell’anima, i peccati mortali! Il 5 giugno 2009, l’arcivescovo Mauro Piacenza, parlando a “radio Vaticana”, ha lanciato un ALLARME “CONFESSIONI” ed ha annunciato la pubblicazione di un “vademecum per confessori e direttori spirituali”. Ha detto: “Paiono sempre meno le persone che avvertono la DIFFERENZA CHIARA TRA IL BENE E IL MALE, tra la verità e la bugia, tra il peccato e la virtù e che, conseguentemente, desiderano accostarsi alla riconciliazione - ha detto Piacenza - Se non si ha il senso del peccato è difficile ricorrere, ovviamente, alla riconciliazione: allora, la SI CONFONDEREBBE CON IL LETTINO DI UNO PSICOLOGO E DI UNO PSICHIATRA”!


CHE PENSIAMO DI UN MEDICO CHE NON SI INTERRESSA O NON SI CURA DELLE MALATTIE e manda a casa le pazienti con le malattie gravi dicendo di non preoccupare perché il medico non vuole turbare o METTERE IN AGITAZIONE le pazienti? Sarebbe un ciarlatano, un incompetente, colpevole della negligenza professionale grave; sarebbe citato per imperizia! Ma se i sacerdoti non parlano dell’unica cosa che può uccidere l’anima, il peccato mortale, perché le persone (pazienti spirituali) non vogliono sentire queste cose, che pensiamo di quei preti? Se il medico fa in questo modo, la persona perde la sua vita; ma se il medico delle anime, il sacerdote, fa così, la persona può perde la sua anima immortale che dura per tutta l’eternità! “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? (Mt 16,26; Mc 8,36).


PAPA GIOVANNI PAOLO II (FRA ALTRE OCCASIONI) HA PARLATO CON FERMEZZA AI VESCOVI NEGLI STATI UNITI (LA, California, 16-09-1987) CONTRO UN TIPO DI CATTOLICESIMO COME UN BUFFET CON AMPIA VARIETA’ DI SCELTE: “Talvolta è stato detto che un gran numero di cattolici, oggi, non aderisce agli insegnamenti della Chiesa su un gran numero di questioni, soprattutto riguardanti la morale sessuale e coniugale, il divorzio e le nuove nozze. Di alcuni è stato detto che non accettano la chiara posizione della Chiesa riguardo all’aborto. Si è notato inoltre che vi è una tendenza, da parte di alcuni cattolici, ad essere selettivi nella loro adesione agli insegnamenti morali della Chiesa. Alcuni sostengono che il dissenso dal magistero è del tutto compatibile con l’essere “buoni cattolici” e non costituisce un ostacolo alla ricezione dei sacramenti. QUESTO È UN GRAVE ERRORE che rappresenta una sfida all’ufficio magisteriale dei vescovi degli Stati Uniti, e dei vescovi di altri Paesi. Desidero incoraggiarvi nell’amore di Cristo ad affrontare coraggiosamente nel vostro ministero pastorale questa situazione, affidandovi alla forza della verità divina per guadagnare il consenso, e alla grazia dello Spirito Santo che è donata sia a coloro che proclamano il messaggio sia a coloro ai quali esso è indirizzato.” (http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1987/september/documents/hf_jp-ii_spe_19870916_vescovi-stati-uniti_it.html).


E’ interessante che Papa Giovanni Paolo II non ha detto ai vescovi che dovete obbedire me come il Papa, ma “il dissenso dal magistero” della Chiesa Cattolica! Lumen Gentium 25 insegna chiaramente che i documenti di un concilio ecumenico SONO INFALLIBILI (CCC 891). Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 888-892) ci dice che le dottrine della Chiesa sono essenziali per arrivare alla santità. “Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone qualche cosa “da credere come rivelato da Dio” e come insegnamento di Cristo, “a tali definizioni si deve aderire con l’ossequio della fede”. Tale infallibilità abbraccia l’intero deposito della rivelazione divina” (CCC 891). Ma agli insegnamenti ordinari “i fedeli devono “aderire col religioso ossequio dello spirito” che, pur distinguendosi dall’ossequio della fede, tuttavia ne è il prolungamento” (892). Perciò i documenti di un concilio ecumenico esprimono nel linguaggio umano le verità assolute che non si può cambiare, NEANCHE UN PAPA FUTURO PER MOTIVI APPARENTEMENTE BUONI PER FAR SENTIRE PIÙ A LORO AGGIO I NON CATTOLICI o i cattolici non praticanti; questo sarebbe ecumenismo falso, misericordia falsa, amore falso, che offre una soluzione superficiale e facile senza la croce di Gesù, ma dopo c’è la schiavitù e la distruzione!


La Chiesa Cattolica ha sempre insegnato: “LA COSCIENZA DEVE ESSERE EDUCATA E IL GIUDIZIO MORALE ILLUMINATO. Una coscienza ben formata è retta e veritiera. Essa formula i suoi giudizi seguendo la ragione, in conformità al vero bene voluto dalla sapienza del Creatore. L’educazione della coscienza è indispensabile per esseri umani esposti a influenze negative e tentati dal peccato a preferire il loro proprio giudizio e a rifiutare gli insegnamenti certi” (CCC 1783). LA VERITÀ ASSOLUTA ESISTE! “La coscienza morale può rimanere nell’ignoranza o dare giudizi erronei. Tali ignoranze e tali errori non sempre sono esenti da colpevolezza” (CCC 1801, 1713, 1714). “Si presume però che nessuno ignori i principi della legge morale che sono iscritti nella coscienza di ogni uomo” (CCC 1860).


Al Vaticano Secondo già concluso e a postconcilio più che ben avviato, Papa Giovanni Paolo II scriveva, contestando “alcune correnti del pensiero moderno”, che “si sono attribuite alla coscienza individuale le prerogative di un'istanza suprema del giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente del bene e del male (…) tanto che si è giunti ad una concezione radicalmente soggettivista del giudizio morale” (Veritatis Splendor, no. 32).


Quando spiegavo queste cose nelle mie omelie, basate sul Vangelo di ogni giorno, spesso la reazione del Parroco era molto negativo. Tanti preti oggi lentamente, e volutamente, hanno cambiato la definizione di “amore” di significare prima di tutto accontentare la gente! I SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL VANGELO INTERO e tutti gli insegnamenti del magistero della Chiesa sono etichettati come rigidi, antiquati, insensibili, deficienti nella compassione, creano divisioni, seminano discordia, moralisti, integralisti! Mentre allo stesso tempo i sacerdoti che mantengono un silenzio colpevole, quelli che dicono quello che credono che le persone vogliono sentire sono considerati benevoli, comprensivi, simpatici, sensibili pastoralmente e misericordiosi. “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,26)! “E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv 5,44; Gal 1,10). Ma questo modo di fare non è la misericordia vera! QUESTO E’ AMORE FALSO, COMPASSIONE MALCONSIGLIATA, misericordia falsa, ecumenismo falso, che non conduce a paradiso per l’eternità!?!


PER TELEFONO IL PARROCO MI HA ACCUSATO DI METTERE IN AGITAZIONE LA GENTE. Ho risposto che non metterò più le persone alla Parrocchia in agitazione perché non torno più. Poi mi ha detto che metterò in agitazione le persone in altri luoghi. Voleva dire al Parroco che è molto meglio di essere in agitazione qui sulla terra a causa dei peccati mortali per incoraggiare le persone a fare una buona confessione e poi di perseverare con tanta preghiera per non peccare più, che di essere in agitazione per tutta l’eternità, come ho indicato sopra del MEDICO CIARLATANO! E’ proprio incredibile come abbiamo rovesciato i valori e le verità eterne!?! Oggi, in un mondo che critica le persone che cercano di vivere la castità del loro stato di vita e poi lode sesso di tutti i tipi fuori di matrimonio, si può applicare più che mai le parole del profeta Isaia: “Maledetto l’uomo che chiama bene male e male bene” (Is 5,20)! Nella stessa telefonata, il Parroco mi ha chiesto: “Allora che cosa hanno scritto questi 5 cardinali?” Ho risposto: “Semplicemente hanno scritto che non si può cambiare la Verità; non si può cambiare la Dottrina della Chiesa; non si può cambiare il Catechismo della Chiesa Cattolica!” La Verità è Gesù Che è Dio (Gv 14,6) e perciò immutabile e assoluta!


Qualche anno fa ho fatto un’incontro di formazione con i catechisti ed altri alla Parrocchia. In questo incontro ho fatto riferimento diversi volte al CCC. Alla fine del incontro, i catechisti della Parrocchia mi hanno chiesto, CHE COS’È QUESTO LIBRO, IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA DEGLI ADULTI? Quando ho raccontato questo a Don LD che veniva dalla diocesi per formare i catechisti nelle parrocchie, anche alla Parrocchia, mi ha risposto: “Non è colpa mia, ma del parroco.” Ma questo vuol dire che Don LD non ha mai fatto riferimento a questo dono prezioso del CCC degli adulti! Ad un ritiro mensile del clero della diocesi dopo aver raccontato questo a Don LB, ho chiesto lui se questi sacerdoti, che formano i catechisti della diocesi, rappresentano se stessi o rappresentano la Chiesa Cattolica? Don LB non mi ha risposto.


Tre o quattro anni fa quando ho parlato, in un’omelia alla Parrocchia, dei DOCUMENTI DELLA CHIESA CHE “HA SEMPRE RICHIESTO AI FEDELI RISPETTO E RIVERENZA VERSO L'EUCARISTIA” (“Inaestimabile Donum”, no. 11; vedete anche: “Istruzione Memoriale Domini”; visitate anche il mio articolo “Il Dio Infinito Fra Noi”; http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html), il Parroco era arrabbiato con me. Quando ho chiesto lui se lui sta dicendo a me che non devo fare riferimenti ai documenti della Chiesa nelle mie omelie alla Parrocchia, il Parroco, che sembra mite e umile con tutti, mi ha gridato al bar: “In questo caso, NO!” Gli uomini moderni oggi non vogliono fare un atto o gesto di umiltà neanche davanti a Dio infinito nell’Eucaristia. Ma non si può staccare o separare il corpo dal cuore; si finisce con meno riverenza davanti a Dio anche nel cuore. E la nostra Madre Chiesa sa questo molto bene! ECCO LA PRIMA PRIORITÀ DI TANTI PRETI OGGI, ACCONTENTARE LA GENTE! Abbiamo cambiato le priorità delle due comandamenti fondamentali del Vangelo; abbiamo messo prima amore del prossimo, e poi, in realtà e infatti, abbiamo messo amore di Dio al secondo posto, nonostante che diciamo “non è vero”!


Ma se si rovescia o si inverte la prima comandamento di amare Dio con il secondo di amare il prossimo, alla fine tutto si sfascia, tutto si disfa. Questo è precisamente la strategia sottile, subdolo di Satana. E’ molto interessante quante volte si trova questo “AMORE” FALSO usato come una strategia potente nei 33 direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni per distruggere la Chiesa Cattolica! La parola “amore” APPARE 11 VOLTE in queste 33 direttive! “Satana si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14)! Visitate: “Il Piano Massonico per la Distruzione della Chiesa Cattolica”; vedete anche il mio articolo: “A Servizio di Tutti”.


“IL PASTORE SIA ACCORTO NEL TACERE E TEMPESTIVO NEL PARLARE, per non dire ciò ch’è doveroso tacere e non passare sotto silenzio ciò che deve essere svelato. Un discorso imprudente trascina nell’errore, così un silenzio inopportuno lascia in una condizione falsa coloro che potevano evitarla. Spesso i pastori malaccorti, per paura di perdere il favore degli uomini, non osano dire liberamente ciò ch’è giusto e, al dire di Cristo ch’è la verità, non attendono più alla custodia del gregge con amore di pastori, ma come mercenari. Fuggono all’arrivo del lupo, nascondendosi nel silenzio. Il Signore li rimprovera per mezzo del Profeta, dicendo: “SONO TUTTI CANI MUTI, INCAPACI DI ABBAIARE” (Is 56,10) … Cos’è infatti per un pastore la paura di dire la verità, se non un voltar le spalle al nemico con il suo silenzio? Se invece si batte per la difesa del gregge, costruisce contro i nemici un baluardo per la casa d’Israele. Per questo al popolo che ricadeva nuovamente nell’infedeltà fu detto: “I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità, per cambiare la tua sorte” (Lam 2,14)…” (San Gregorio Magno, papa; Ufficio delle letture; domenica 27, TO).


“MA CHE RAZZA DI PASTORI sono invece quelli che, TEMENDO DI OFFENDERE GLI UDITORI, non solo non li preparano alle tentazioni future, ma anzi promettono loro la felicità di questo mondo, felicità che Dio non promise neppure al mondo stesso!...” (San Agostino, Ufficio delle Letture, 24 TO, venerdì).


Il Parroco al bar dopo la mia Messa mi chiedeva le domande non per capire il mio pensiero meglio o ancora meno per imparare qualcosa da questo prete (?!?) ma per tirare fuori una piccola frase fuori contesto per poi criticarmi e per mettermi apposto secondo la sua intelligenza e sapienza (con l’aiuto del sacerdote indiano studente), simile a come i farisei hanno fatto con Gesù con i loro tranelli. ECCO PERCHÉ HO PREPARATO QUESTO ARTICOLO! La prima priorità è di risolvere i problemi in fretta, in questo caso Don Jo, non di ascoltare bene o farsi uno con l’accusato, né capire il suo pensiero, e ancora meno di imparare qualcosa dalla persona! Questo succede molto spesso nella Chiesa oggi; sono stato nella Chiesa tutta la mia vita. Quante volte i superiori non ascoltano, ma invece la persona accusato è già messa in una categoria di un “problema”. Ma questo è amore secondo il Vangelo? Se io non posso far riferimento ai documenti della Chiesa, riassunti nel CCC, come posso difendermi se non sono d’accordo con un prete totalmente immerso in relativismo? Se due o più persone non accettano in comune qualche Verità da Dio che è immutabile, come si può costruire un dialogo per potere arrivare ad una conclusione? Non è necessario di laureare in matematica, come ho fatto io, per poter capire questo problema grave. E’ come di costruire sulla sabbia mobile un discorso, o un programma, ma non sulla Rocca! (Visitate: “La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”). Se si ammette di poter cambiare una dottrina della Chiesa, in principio, si apre la porta di cambiare tutte le dottrine infallibili della Chiesa. ECCO IL VELENO STERMINANTE NASCOSTO NEL NOME DELLA CARITÀ (FALSA), compassione malconsigliata, misericordia falsa, ecumenismo falso!?! (Visitate il mio articolo: “Chi Decide La Verità?!).


I bambini viziati, quando le cose non vanno come vogliono loro, dicono che tutto è spagliato senza spiegazione con qualche documento o informazione fuori delle loro teste perché è più facile di abbracciare la filosofia di vita: “Occhio non vede, cuore non duole”; non vogliono vedere nessun documento perciò “COMANDO IO”! Gli adulti maturi offrono correzione fraterna dicendo che una certa frase detta o scritta non è in sintonia con gli insegnamenti della Chiesa e offrono qualche documento per spiegare ed aiutare l’altra persona. Questo è amore vero; questo è farsi uno con l’altro, ascoltando e leggendo bene ciò che la persona ha detto o scritto prima di offrire un suggerimento o un consiglio. Chiara Lubich diceva spesso la necessità di “farsi uno”, immedesimarsi con il prossimo, altrimenti non c’è la base per avere amore vero!


L’anno scorso, il 14 agosto 2013, Lei, Eminenza Bassetti, mi ha chiamato all’ufficio vescovile a causa del articolo che ho scritto: “Il PAPA FALSO – Santa Ildegarda”. Dopo Lei mi ha offerto qualche consiglio e anche un discorso sul pericolo di Sedevacantismo. Dopo averLa ascoltato bene finalmente ho spiegato che ho perso una sorella, cognato, i loro 7 figli e la mia Mamma in uno di questi gruppi. E perciò ho scritto più di 150 pagine sul Internet, sperando che tornassero alla Chiesa Cattolica. Il titolo del articolo in inglese, è “A Common Sense Rebuttal to Schismatic Traditionalists and Sedevacantists”. Quando Lei mi ha chiesto se queste profezie di qualche santo, e perfino un dottore della Chiesa, riferivano a Papa Francesco, ho risposto molto chiaro: “NON LO SO, MA I MIEI OCCHI SONO APERTI”! Ci vuole tempo per riconoscere l’albero dai suoi frutti (Lc 6,44; Mt 7,16-18). Ho detto questo diversi volte al Parroco, che “Non lo so, ma i miei occhi sono aperti”, ma spesso lui vuole mettere nella mia bocca parole che non ho detto per accusarmi. Qualche giorno fa, per telefono, quando ho chiesto lui perché vuole continuamente mettere parole nella mia bocca che non ho detto, lui mi ha risposto: “Il problema sono i tuoi pensieri”! Almeno in quel momento il Parroco ha ammesso, ha riconosciuto, che non ho detto specificamente che le profezie riferivano a Papa Francesco. Ma ogni persona ha il diritto ai suoi pensieri. Dio rispetta il nostro libero arbitrio totalmente PERCHÉ DIO SA AMARE; perfino Papa Giovanni Paolo II ha spiegato che neanche Dio usa una persona come mezzo dei Suoi fine senza il permesso e il consenso della persona! (Il Personalismo di Papa Giovanni Paolo II; visitate il mio articolo: “La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”; http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).


Prima della seconda venuta di Gesù Cristo “infatti DOVRÀ AVVENIRE L’APOSTASIA e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio ed è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2Ts 2,3-4).


Nel Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 675 troviamo: "Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti (Lc 18,8; Mt 24,12). La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra (Lc 21,12; Gv 15,19-20) svelerà il “mistero dell'iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'Apostasia dalla Verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia, venuto nella carne” (cfr 2Ts 2,4-12; 1Ts 5,2-3; 2Gv 7; 1Gv 2,18.22).


MI MERAVIGLIA MOLTO DELLE PRIORITÀ CHE SI TROVA FRA TANTI PRETI E VESCOVI oggi nella Chiesa. Pochissimi vescovi si preoccupano del problema fondamentale oggi che abbiamo “perso il senso del peccato” perché i preti non parlano della malattia grave del anima che si chiamava “peccato mortale”! Ma se un prete apri gli occhi ai segni dei tempi, per non essere ipocrita (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51), questo è l’unico peccato mortale oggi! In questa battaglia feroce ma subdola, è molto importante di essere “prudenti come i serpenti”, non soltanto “semplice come le colombe” (Mt 10,16) che è la parte più facile!


Spesso fra tanti preti e vescovi LA LORO SOLO PREOCCUPAZIONE E’ ESCLUSIVAMENTE RIVOLTA VERSO I PROBLEMI SOCIALI (o ambientali), e dimenticano che Gesù é morto sulla Croce ed è risorto per ottenerci il grande dono della Redenzione e per salvare le anime; i peccati sono alla base, ai radici, anche dei problemi sociali! Ma ci offre molto più gusto di credere di risolvere i problemi sociali; si sente più importante davanti alla gente, invece di vivere la vocazione sacerdotale di identificare e curare le malattie delle anime! Così viene sempre più diffuso l'insegnamento della teologia della liberazione che è un vero tradimento di Cristo e del Vangelo. Ormai tantissime persone nelle parrocchie non vogliono sentire del peccato mortale spiegato bene nel CCC; e poi non vogliono pagare il prezzo di uscire dalle abitudini di peccato mortale di tanti anni con la soluzione più forte e fondamentale: i sacramenti e la preghiera ardente, di stare in ginocchio davanti al tabernacolo con il Rosario. Non diciamo nel Atto di Dolore: “Prometto con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni del peccato”? Certo, di promettere queste cose quando le persone non sono state aiutate a “fuggire le occasione del peccato” in tanti anni, non è facile senza tanta preghiera ed i Sacramenti, con l’adorazione! Oggi la “soluzione” falsa, offerta da tanti preti, vescovi e cardinali nella Chiesa, e di ignorare la Verità assoluta espresso dal Magistero della Chiesa, e di approvare i peccati mortali con il silenzio e perfino con la benedizione, nel nome di “compassione” senza l’obbligo di portare la croce di Cristo. Ma questo è in realtà UNA MALEDIZIONE, UN VERO TRADIMENTO!


NON VOGLIO TORNARE ALLA PARROCCHIA di essere trattato così male perché non ho predicato secondo il relativismo del parroco. Mi sentivo come io fossi criticato da un pastore protestante perché non ho predicato secondo un protestante. Ma di essere criticato da un relativista è peggio che essere maltrattato da un pastore protestante (se non è relativista) perché almeno con il pastore protestante siamo d’accordo con la Bibbia; ma con un relativista, non c’è neanche la Bibbia in comune come base di partenza perché è tutto relativo secondo la testa di ognuno; la sabbia mobile, non la Pietra della Verità assoluta! A volte mi sento di dire le parole di PAPA BENEDETTO nella sua prima omelia come papa: “Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi” (24 aprile 2005; http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050424_inizio-pontificato_it.html).


Oggi, veramente nella Chiesa Cattolica, fra tanti preti e vescovi, è peggio del Torre di Babele prima di Cristo, perché almeno con il Torre di Babele prima di Cristo si poteva comunicare lentamente con un dizionario. Ma oggi le idee e perfino la base fondamentale è confusa e messa da parte, la Verità assoluta dal Creatore dell’universo e anche della natura umana.


Durante una di queste occasioni al bar Il Parroco, insieme con il suo cucciolo pagato che abbaiava a me (Don Sajen, un sacerdote indiano studente), cercava di mettermi apposto secondo la sua testa senza nessun riferimento alla ricchezza della Chiesa in questi 2000 anni. Ad un certo punto ho detto: “Devo salvare la mia anima”! Il Parroco ha risposto: “Anch’io”. Poi ho detto: “NON VI SEGUO; NON VI SEGUO”!


Caro Eminenza. Se Lei mi ordina sotto obbedienza a tornare alla Parrocchia per celebrare le Sante Messe feriali, obbedisco. Ma se Lei mi chiede nella libertà se voglio tornare alla Parrocchia per celebrare le Sante Messe feriali, la risposta è assolutamente NO, per i motivi indicati sopra.


Prego per Lei e tutta la nostra Madre Chiesa in questo tempo di grande purificazione (“grande tribolazione” - Mt 24)!


ALLA FINE IO MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ!” La Madonna di Fatima, Portogallo, 1917. Sarà adempiuto il Proto Vangelo (Gen 3,15) - San Luigi de Montfort!


Don Jo (Joseph) Dwight


P.s.


Si può trovare i riferimenti ai miei articoli in questo articolo ed altri articoli a:


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Il giorno dopo, il vescovo ausiliare mi ha dato questa risposta, scritta a mano, alla mia lettera:


9 ottobre 2014:
Rev.do Don Joseph Dwight
Vicario Parr. di Lisciano Niccone


P.C.
Don Parroco
Parroco della città


Caro Don Jo,
Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco, Don Giorgio e tanti altri preti e vescovi, che tu accusi di relativismo e di cattiva coscienza nel guidare il popolo di Dio, secondo uno mille volte ad “accontentare la gente”.


Ribadisco le cose che ti ho detto ieri, perché ne rimanga in memoria:
1) L’insegnamento circa il peccato è molto importante, ma non può essere il TUTTO della predicazione: il vangelo (e il CCC) parla anche di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità … insistere sempre di peccato significa predicare in modo INFEDELE alla rivelazione e al magistero: quando una parte diventa il tutto, si parla – etimologicamente – di eresia.
2) Hai ragione di aver timore del relativismo, ma dovresti diffidare anche del FONDAMENTALISMO: ci sono cose centrali e immutabili, ma ci sono dottrine meno importanti e mutabili, come la moria della chiesa ci insegna. Parlare sempre di certe cose può nascondere il pericolo di fondamentalismo.
3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne nella tua testa.
4) Sei attento ad annunciare la verità, ma nel vangelo non esiste verità senza amore: una verità senza amore è forse più pericolosa di un amore senza verità. Se le tue convinzioni ti portano al giudizio verso: fedeli, verso i confratelli, i vescovi, il papa… chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.


Caro Don Jo, nessuno ti obbligherà a celebrare alla parrocchia, ma devo invece chiederti di “correggere il tiro” della tua predicazione, ma dopotutto di riconciliarti con la Chiesa concreta in cui tu vivi ed eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu in discussione e di cercare sempre la comunione. Sono disposto ad ascoltarti ancora, per comprendere meglio – se credi – il tuo pensiero e per sentire come hai intenzione di cambiare.


Con amicizia
+ Vescovo Ausiliario


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Offro qualche commento in merito alla risposta del Vescovo Ausiliario:


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
1) L’insegnamento circa il peccato è molto importante, ma non può essere il TUTTO della predicazione: il vangelo (e il CCC) parla anche di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità … insistere sempre di peccato significa predicare in modo INFEDELE alla rivelazione e al magistero: quando una parte diventa il tutto, si parla – etimologicamente – di eresia.


Il mio commento:
Si intuisce in questo paragrafo del Vescovo Ausiliario lo stesso atteggiamento di tanti vescovi e sacerdoti nella Chiesa Cattolica oggi. Il Vescovo Ausiliario non è entrato nei specifici di ciò che ho scritto ma soltanto di accusarmi in modo generale! Come ho scritto nella lettera alla sua Eminenza: “…il Parroco non mi ha mai detto: “Don Jo, credo che questa frase che hai detto (o scritto) durante la tua omelia oggi è in contrasto con un documento della Chiesa”, e poi di offrirmi il riferimento ad un documento della Chiesa o dal CCC. E perciò, già da anni, il Parroco non mi permette di spiegarmi o difendermi con questi documenti preziosi della Chiesa.” Il Vescovo Ausiliario ha fatto lo stesso!


Nei secoli passati, in un certo senso, era più facile di identificare “etimologicamente – di eresia”, quello che impediva le anime ad arrivare ad un unione con Gesù con Maria per arrivare a paradiso. Perché oggi, Satana, con tanta pazienza, ci ha condotto a scivolare gentilmente nella mediocrità, nel menefreghismo, nell’indifferenza, nella noncuranza, nella negligenza, nella trascuratezza, nella sciatteria! E con questo scivolare viene lentamente la cecità della mancanza di un rapporto personale con Gesù che è l’unica cosa che rimane dopo la morte. Non cerchiamo più il punto di vista o il criterio di Dio dalla Rivelazione Divina per scoprire la nostra vera situazione di fronte all’eternità. Tante persone oggi pensano così: “Secondo me e le persone intorno a me, sono apposto!” Non si rende conto di questa mancanza del prospettiva di Dio, e perciò, e ancora peggio, non se ne frega di cercare un altro punto di vista. Non c’è un motivo di cercare Dio, e perciò non c’è un motivo di cercare di togliere ed eliminare le cose che ci inibisce a questo cammino verso l’unione con il Creatore, cioè, i peccati. E perciò, oggi tante persone sono sulla “strada larga cosparsa di sabbia e di fiori, piena di allegria, di musica e di vari passatempi. La gente andava per quella strada ballando e divertendosi”, e non si rende conto, e neanche si interessa di scoprire che “alla fina di quella strada c’era uno spaventoso precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano, precipitavano dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era impossibile contarle” (Diario, 153). “Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’inferno… Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono (nell’inferno), SONO ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE L’INFERNO” (Diario, 741; http://www.santorosario.net/santafaustina.htm). Quanti vescovi oggi non credono c’è l’inferno (Padre Gabrielle Amorth; http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm)?!?


Che cosa si può dire alle persone che credono di essere cattolici - laici, preti e vescovi - che in realtà, secondo la tradizione biblica, spiegato nei documenti del Magistero della Chiesa, sono quasi totalmente addormentati spiritualmente dal punto di vista di Dio, ma non dal punto di vista del mondo, dal punto di vista del culto dell’uomo che si crede che è la religione oggi?!? Che cosa poteva dire Lot ai cittadini di Sodoma e Gomorra (Gen 19) per spiegare il pericolo ed il grande castigo che stava per accadere, dopo tanti anni di scivolare lentamente nei peccati più gravi?!? Ma bisogno provare a comunicare la Verità nella libertà, come ha fatto Gesù e tutti i santi, nonostante che la reazione della maggioranza delle persone è l’ostilità, tante volte, l’ostilità molto forte, cioè, la crocifissione e l’uccisione di tanti martiri durante i secoli. A me sembra che “la carità” secondo il Vescovo Ausiliario, e tanti preti e vescovi oggi, è di dire ciò che la gente vogliono sentire e di non dire ciò che la gente non vogliono sentire! Perciò, secondo questa mentalità oggi, non deve parlare di ciò che uccide l’anima, cioè, il peccato mortale, e non deve parlare della esistenza dell’inferno! Che grande “carità” è questo!?! Tali preti e vescovi stano vivendo per Dio o per altri motivi nascosti?


Quando Papa Paolo VI ha pubblicato l’enciclico profetico, “HUMANAE VITAE” (1968), c’era una reazione negativa incredibile non soltanto dalla parte dei laici che volevano godere i piaceri dei rapporti sessuali senza qualsiasi responsabilità o apertura alla vita usando anticoncezione artificiale, ma anche dalla parte di un gran numero dei preti e dei vescovi, perfino qualche conferenza episcopale (i.e., il “Winnipeg Statement” dei vescovi canadesi)! PRIMA DI 1930 TUTTE LE DOMINAZIONE PRINCIPALI PROTESTANTI ERANO D’ACCORDO CON LA CHIESA CATTOLICA che l’uso dell’anticoncezione artificiale era un male grave e un peccato serio. Quando la Chiesa Anglicana ha cambiato la sua posizione in 1930 (Lambeth Conference) le altre chiese protestanti hanno seguito velocemente mentre Papa Pio XI ha riaffermato l’insegnamento costante della Chiesa su questo grave male nel suo enciclico Casti Cannubii (1930).


In un mondo secolarizzato c’è anche la negazione dell'inferno da parte di molti teologi, giustificando il tutto con il dire che Dio è Misericordioso, quindi è impossibile parlare dell'inferno come condizione eterna dei dannati. Tutto questo ha prodotto un effetto, la perdita di coscienza del peccato, quindi soprattutto tanti giovani non hanno più dei punti di riferimento; quindi si vive nel peccato, si muore nel peccato! La Madonna nella terza apparizione a Fatima, ha chiesto con insistenza: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime si vanno all'inferno, perché non c'è chi si sacrifica per loro”. La Madonna ha fatto vedere l'inferno ai tre veggenti. Lucia ha dichiarato dopo quella visione che sarebbero morti di spavento se non ci fosse stata una grazia particolare di Dio.


LA MADONNA di FATIMA È IMPAZZITA E NOI SIAMO TUTTI INTELLIGENTI, MODERNI, E SAPIENTI? La nostra Mamma celeste piange perché lei è la Madre di tutti e lei sa che un secondo nell’inferno è peggio di una catastrofe più terribile qui sulla terra.


Nella situazione oggi, in cui il RELATIVISMO, secondo Papa Benedetto XVI, “è la difficoltà più profonda dei nostri tempi”, quello che ho scritto in riguardo al peccato merita la frase del Vescovo Ausiliario, “quando una parte diventa il tutto, si parla – etimologicamente – di eresia”? Oggi meno sacerdoti e vescovi che mai parlano dell’unico malattia dell’anima, il peccato, in particolare il peccato mortale, secondo il CCC! Mi sembra che questa frase del Vescovo Ausiliario sarebbe a dire ad una persona che è malata gravemente a letto di andare a giocare pallone, sia nella gioia e felicità, o di dire di non fare un intervento per curare cancro perché l’intervento è troppo doloroso. Sarebbe a dire ad una persona che sta in una casa che è incendiata di stare “nell’allegria, ballando, con i passatempi” (Diario di S. Faustina; no. 153). Bisogna prima guarire la persone prima di augurare la gioia o di giocare pallone! Sarebbe a parlare alle pecore “di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità”, mentre il lupo sta dando alle pecore i goccini di veleno lentamente, il veleno delle belle bugie e delle promesse vuote, e il pastore non interessa di sapere di questo veleno, neanche di avvertire le pecore di questo veleno. Sarebbe a dire che un vero pastore che mantiene le priorità giuste, prima paradiso e molto secondariamente “fratello asino” (come San Francesco chiamava il suo corpo), che questo pastore autentico sta entrando “etimologicamente in eresia”!!! A me sembra che questa frase mette la vita terrena ad una importanza più della vita eterna, di confondere le priorità. I santi hanno sempre messo la vita eterna prima, e perciò, la loro prima priorità era la salute dell’anima. Certo bisogna cercare di fare come ha fatto San Giovanni Bosco, di attirare prima i giovani in tanti modi, ma se lo scopo principale di attirare le anime non è per aiutare loro di avvicinarsi al Medico divino, come ha fatto Bosco, Gesù nel sacramento della Confessione e nell’Eucaristia, che cosa stiamo facendo, che cos’è il nostro vero motivo, come sacerdoti o catechisti? Questa frase del Vescovo Ausiliario è in armonia con gli ultimi papi che ci hanno detto che il peccato più grave oggi è che non c’è più il peccato; abbiamo perso il senso del peccato?!?


“O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo” (Ez 33,7-9).


Simile a come succede spesso nella Chiesa oggi, il Cammino Neocatecumenale, in un modo quasi impercettibile, offre un senso falso di sicurezza e auto-compiacenza o auto-soddisfazione nella comunità, un senso di importanza nella comunità, di sentirsi realizzati davanti alla comunità. Ma questo tipo di culto dell’uomo porta piuttosto a rilassare spiritualmente e di diventare noncurante nelle cose essenziale, invece di fare come tutti i santi di rendersi conto sempre di più la nostra indegnità davanti a Dio, la nostra miseria, la coscienza sempre di più del bisogno della misericordia di Dio per rispondere sempre più all’amore di Gesù sulla croce in gratitudine. E’ come il movimento ecclesiale o la comunità è qualcosa che si serve, ma non per servire Lui che ci ha dato tutto, Dio! (http://cibo-spir.blogspot.it/2015/02/la-messa-neocatecumenale.html; http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).


Un’indicazione di questo tipo della religione falsa è la mancanza di disponibilità o di voglia di voler ascoltare o dialogare con persone che indicano che non va bene così. Hanno già quello che vogliono dalla religione o da un movimento ecclesiale, e non vogliono sentire altro: “Occhio non vede, cuore non duole”! Questo addormentare spiritualmente nella Chiesa o in un movimento ecclesiale è più pericoloso che fuori della Chiesa perché da’ più senso di sicurezza di essere apposto spiritualmente, dalle persone intorno nella comunità come succede nelle sette, quando in realtà è piuttosto uno sfruttamento di una religione o di un carisma o di un movimento ecclesiale per servirsi invece di servire Dio. Nel mondo senza la religione, almeno non c’è questa sicurezza falsa dalla religione; c’è la sicurezza falso dall’ateismo o dal relativismo, ma non di sfruttare una religione di Dio per sentirsi apposto nella pigrizia o nella vanagloria mascherata. E’ molto interessante che la mia esperienza è che le persone che hanno fatto meno anni di formazione nel Cammino Neocatecumenale erano più aperti e più disponibili a dialogare per capire il perché i papi hanno detto di seguire fedelmente e esattamente i libri liturgici, e di riconoscere la mancanza di fiducia, dalla parte dei fondatori del Cammino, nel Magistero della Chiesa. Cioè, dopo 15 anni di cammino, sono meno aperti ad ascoltare il Vicario di Cristo! In che direzione sta portando le persone nel Cammino Neocatecumenale?!? Verso il culto dell’uomo o verso il culto di Dio, verso più fiducia in se stessi o nel movimento ecclesiale, o in Dio, nei rappresentati autentici dell’unica Chiesa che Gesù ci ha lasciato qui sulla terra? Quanti sacerdoti nel loro cammino di sacerdozio hanno fatto la stessa retromarcia?!? Per tanti cattolici oggi, a tutti i livelli, le cose della religione esistono per servire se stessi invece per aiutarci a servire Dio!


Il Servo di Dio, Arcivescovo Fulton Sheen, diceva che l’unica cosa che aiutava lui a superare “il demone di mezzogiorno”, cioè, l’indolenza o il torpore, era un’ora santa in chiesa ogni giorno davanti a Gesù eucaristico. Ma un’ora santa per quelli che sono scivolati nel culto dell’uomo, non da gusto a loro, si annoiano, perché il motivo interiore del loro cuore non è per Gesù come la prima Persona nella loro vita. “Ora la nostra vita inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna” (Num 11,4-6).


Se un cristiano non scaccia via o supera questo “demone di mezzogiorno”, si scivola nella mediocrità, e poi si accetta e si accoglie i compromessi, uno dopo l’altro. Ecco la strategia di Satana, con ecumenismo falso che è riduzionalismo al più basso denominatore comune, perdendo i nostri mezzi di santificazione più preziosi e la pienezza della verità, come cattolici, nel nome di “amore” e di “misericordia”!?! Ormai oggi, la società è arrivata così in basso che tantissimi credono che l’unica soluzione è di offrire ed accogliere sempre più i compromessi, e di mettere da parte quelle cose che non siamo tutti d’accordo, come l’Eucaristia, Maria, i documenti del Magistero della Chiesa, riassunti nel CCC degli adulti. Invece di salire Monte Tabor, Subiaco, Laverna, per stabilire contatto e unione con Dio come ha fatto Mosè, San Benedetto e San Francesco, si scende nei compromessi di ecumenismo falso, con misericordia falsa, con compassione malconsigliata, con amore falso. Per essere coerente con questo abbassamento dell’asta, dovranno togliere le parole dell’Atto di Dolore: “Prometto con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni del peccato”!?! Dovranno cambiare le parole del Padre Nostro: “Sia fatta la MIA volontà”! Quando due giovani si sposano e pronunciano le loro promesse in pubblico, non vogliono sentire e non è accettabile di dire e di offrire queste promesse con i compromessi: “Io prendo te, finché le cose vanno bene per me…”.


Allora come mai è così accettabile oggi di credere di avere un rapporto, un unione con Gesù, con tanti compromessi ed eccezioni di relativismo, quando Gesù ci offre le grazie necessarie per essere e di rimanere fedeli a Lui se perseveriamo nella preghiera sincera ed umile? Per tantissimi cristiani oggi, le eccezioni sono diventate la regola; ma che tipo di amore, che tipo di impegno è questo?!? Perfino nel Antico Testamento si sapeva che bisogna amare Dio “con tutto il cuore….” E nessun altro dio (Dt 6,5)!


Non si dice nell’Atto di Dolore: “Ci provo con il tuo santo aiuto di non offenderti, quando è possibile, e di cercare di evitare, se va bene per me, le occasioni del peccato”! Questo è l’Atto di Dolore composto da Satana, la sua strategia nascosta, per portarci lentamente non verso la fiducia totale in Dio, ma verso le sue belle bugie facili e le sue promesse vuote, e alla fine nella sua dimora per tutta l’eternità! Certamente è più difficile di vivere l’Atto di Dolore quando la grande maggioranza dei cattolici hanno abbracciato l’Atto di Dolore di Satana, ma Dio da più grazie in questo periodo più difficile nella storia del mondo per chi veramente prega con umiltà vera.


Il Vescovo Ausiliario non ha indicato nessuna preoccupazione del pericolo per le anime oggi nel mondo totalmente immerso nel relativismo. Quando ho raccontato che a una casa che ospita i ragazzi che sono caduti nelle droghe (che frequentavo spesso), che per la prima volta hanno cominciato a mettere in quella casa le ragazze che la polizia hanno preso per la strada, il Parroco era soltanto preoccupato di ciò che la gente pensano, rispetto umano, ma non del pericolo alle anime in quella casa. In quella casa ci sono i ragazzi che non riescono a dire di no all’alcol neanche alle droghe, e adesso si mette le prostitute prese dalla strada in quella casa!?! I responsabili di quella casa hanno deciso così e perciò non collaboro più io con una casa di distruzione; prima era una casa di ricupero!


Il Vescovo Ausiliario non ha scritto niente in riguardo alla grande preoccupazione di Papa Giovanni Paolo II quando ha parlato ai vescovi negli Stati Uniti (LA, California, 16-09-1987) del “GRAVE ERRORE” di un tipo di cattolicesimo come un buffet con ampia varietà di scelte. Se non c’è il peccato ne l’inferno, naturalmente uno che predica tutto il Vangelo è cattivo, non simpatico, come ho scritto!!! E’ come i genitori devono buttare via tutte le regole della casa, altrimenti sono accusati dai figli viziati di non avere “la carità”!!!


Un’altra indicazione di questo scivolare lentamente dal criterio di salvezza secondo Dio è che i papi recenti, nel mondo di oggi, ci ammoniscono di essere di guardia non tanto sulla mancanza di applicare la “LEGGE DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della “GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, che deve essere rifiutata in quanto riduce il valore della legge ad un mero ideale.


Papa Giovanni Paolo II ha scritto:
L'itinerario morale degli sposi
Anche i coniugi, nell'ambito della loro vita morale, sono chiamati ad un incessante cammino, sostenuti dal desiderio sincero e operoso di conoscere sempre meglio i valori che la legge divina custodisce e promuove, e dalla volontà retta e generosa di incarnarli nelle loro scelte concrete. Essi, tuttavia, non possono guardare alla legge solo come ad un puro ideale da raggiungere in futuro, ma debbono considerarla come un comando di Cristo Signore a superare con impegno le difficoltà. «PERCIÒ LA COSIDDETTA "LEGGE DELLA GRADUALITÀ", O CAMMINO GRADUALE, NON PUÒ IDENTIFICARSI CON LA "GRADUALITÀ DELLA LEGGE", COME SE CI FOSSERO VARI GRADI E VARIE FORME DI PRECETTO NELLA LEGGE DIVINA PER UOMINI E SITUAZIONI DIVERSE. Tutti i coniugi, secondo il disegno divino, sono chiamati alla santità nel matrimonio e questa alta vocazione si realizza in quanto la persona umana è in grado di rispondere al comando divino con animo sereno, confidando nella grazia divina e nella propria volontà» (Giovanni Paolo PP. II, Omelia per la conclusione del VI Sinodo dei Vescovi, 8 [25 Ottobre 1980]: ASS 72 [1980] 1083). In questa stessa linea, rientra nella pedagogia della Chiesa CHE I CONIUGI ANZITUTTO RICONOSCANO CHIARAMENTE LA DOTTRINA DELLA «HUMANAE VITAE» come normativa per l'esercizio della loro sessualità, e sinceramente si impegnino a porre le condizioni necessarie per osservare questa norma. ...” (Familiaris Consortio; no. 34 (vedi anche no. 9); http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html)
Visitate anche: “Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello” (http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html).


PER COMBATTERE IN UNA BATTAGLIA, NON È PRUDENTE E NECESSARIO DI CONOSCERE NON SOLTANTO LE NOSTRE ARMI, LE NOSTRE TATTICHE E LE NOSTRE STRATEGIE, MA ANCHE LE ARMI, LE TATTICHE E LE STRATEGIE DEL NEMICO? E’ stato raccontato a Papa Giovanni Paolo II che l’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth, “conosce troppi vescovi che non credono nel demonio.” Il Papa gli ha risposto, secco: “Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo”. Quando hanno chiesto “Qual è il più grande successo di Satana?”, Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni. Da tre secoli la Chiesa latina – al contrario della Chiesa ortodossa e di varie confessioni protestanti – ha quasi del tutto abbandonato il ministero esorcistico. Non praticando più esorcismi, non studiandoli più e non avendoli mai visti, il clero non ci crede più. E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi episcopati contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente prive di esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Spagna e il Portogallo. Una carenza spaventosa.”


Si intuisce in ciò che il Vescovo Ausiliare ha scritto un atteggiamento che quasi tutti vanno a paradiso, tranne forse, persone come Hitler.


Il professore Ralph Martin, del Seminario del Sacro Cuore (Detroit, MI, USA), ha chiarificato un insegnamento molto importante del Concilio Vaticano Secondo nel suo libro “Will Many Be Saved?” (“Tanti Si Salveranno?”), con il sub titolo “What Vatican II actually teaches and Its Implications for the New Evangelization” (“Ciò che il Concilio attualmente Insegna ed i suoi implicazioni per la Nuova Evangelizzazione”).
Ralph Martin cerca di spiegare la salvezza personale per quelli che non hanno mai sentito il Vangelo, in particolare dal Lumen Gentium 16 (http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html):
“Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna.”
Tantissime persone oggi hanno soltanto un’idea di questa frase ma non vogliono sapere, o non sono state istruite dai sacerdoti e vescovi, il resto della sezione 16 di Lumen Gentium, che spiega che non è qualsiasi credere in Dio.
Ma molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore (cfr. Rm 1,21 e 25), oppure, vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale. Perciò la Chiesa per promuovere la gloria di Dio e la salute di tutti costoro, memore del comando del Signore che dice: « Predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15), mette ogni cura nell'incoraggiare e sostenere le missioni” (Lumen Gentium 16).


Questo vuol dire che ci vuole una fede sopranaturale ed una carità sopranaturale. Questo vuol dire che dev’essere una risposta personale alla luce che Dio da’ che coinvolge un arrendersi alla Persona di Gesù ed un arrendersi alla Sua Autorità ed un riconoscimento della Sua Signoria in un modo senza neanche sapere il Suo Nome. E questo deve risolversi in un cambiamento di comportamento in cui la persona dice di sì e vive la carità sopranaturale con le grazie di Dio, che nasce nella vita. Perciò non è soltanto qualsiasi tipo di credere metafisico in Dio o un tipo di auto-dichiarazione come una buona persona. Dev’essere attualmente una risposta, genuina e personale, alla luce di Dio che coinvolge un arrendersi a Lui!


Le persone sentano che è possibile di salvarsi senza sentire il Vangelo, e si crede che non devono più preoccuparsi delle persone che non credono. Fanno un salto dalla possibilità alla possibilità presupposta di quasi la certezza universale della salvezza. C’è sempre l’esempio, che probabilmente le persone come Hitler non si salvano. Perfino teologi famosi non badano alla seconda parte del numero 16 di Lumen Gentium, e saltano dalla possibilità alla possibilità, e ignorano completamente questa seconda parte. Questa seconda parte parla di tutte quelle persone che teoreticamente hanno la possibilità di dire di sì alle grazie di Dio senza sentire il Vangelo, ma non hanno fatto. E molto spesso, il Concilio ci sta dicendo, che questo rispondere alla grazie di Dio non succede, basato su ciò che le Sacre Scritture ci rivelano della condizione umana. La frase del Vangelo di Marco, “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16,16), ci dice che ci saranno le conseguenze della nostra risposta a Dio! L’insegnamento del Concilio è in armonica con le Sacre Scritture e la Chiesa, e nonostante che è possibile per qualcuno di salvarsi senza sentire il Vangelo, molto spesso questo non succede. Dobbiamo veramente aiutare le persone di incontrare Gesù Cristo, e di scoprire la pienezza dei mezzi di santificazione e di verità nella Chiesa Cattolica!


Fra tanti teologi oggi, come si vede nelle parole del Vescovo Ausiliario, non c’è il desiderio di scoprire il criterio di salvezza secondo Dio ma secondo l’uomo, e l’uomo vuole sempre un criterio di salvezza più facile possibile. Se una persona cerca di spiegare che i 10 Comandamenti non cambiano, che la spiegazione dello Spirito Santo attraverso il Magistero della Chiesa duranti i secoli non cambiano, che non si può abbassare l’asta di salvezza secondo ogni epoca del mondo, questa persona è accusato entrare “etimologicamente in eresia”! Nel culto dell’uomo si fida nell’uomo; nel culto di Dio si fida in Dio anche se il criterio di salvezza è alta e perfino sembra qualche volta impossibile per noi uomini! Gli atletici non abbassano mai l’asta; come mai tantissimi cristiani oggi non vogliono essere atletici spirituali veri ed autentici?!?


Quando i discepoli “rimasero stupefatti”, e perfino “ancora più sbigottiti”, Cristo non ha offerto i compromessi falsi e vuoti e distruttivi come fanno tanti responsabili nella Chiesa oggi per “accontentare la gente”, per accontentare i “cristiani” increduli, ma piuttosto ha detto: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio” (Mc 10,23-27)! Se una persona si fida in Dio in umiltà vera, Dio agisce in quella persona e tutto è possibile. Invece se una persona si fida in se stesso, per forza, bisogna abbassare l’asta del criterio della salvezza, bisogna abbassare l’asta del criterio della definizione di ogni tipo di peccato, all’livello dell’uomo, perché Dio non agisce nei superbi che si fidano in se stessi, nelle loro intelligenze e nelle loro forze! Per entrare nel regno di Dio, bisogna fare l’impossibile dal punto di visto dell’uomo, altrimenti rimaniamo sempre attaccati a noi stessi, non a Dio!!! Quante volte Dio ha portato gli Israeliti a punto che gli Israeliti brontolavano contro Mosè e contro Dio perché le cose non sono andate come volevano loro; Dio ha fatto questo per offrire tante opportunità agli Israeliti a progredire verso più fiducia in Dio e meno fiducia in se stessi?!? Perfino Mosè a Meriba mancava fiducia totale in Dio quando Mosè “percosse la roccia con il bastone due volte” (Num 20,11)! “Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: “Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io le do” (Num 20,12)! Dio non ha abbassato l’asta quando gli Israeliti brontolavano continuamente, ma per aiutarli ad andare verso più fiducia in Dio, non di meno, verso la salvezza eterna, “il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi…” (Num 21,6). Dio ci offre anche a noi “un serpente” sull’asta (Num 21,8) per la nostra vera guarigione, per la possibilità di salvezza per quelli di buona volontà. “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32). “Se dunque ci si chiede come può essere vinta tale miserevole situazione, i cristiani per risposta affermano che tutte le attività umane, che son messe in pericolo quotidianamente dalla superbia e dall'amore disordinato di se stessi, devono venir purificate e rese perfette per mezzo della croce e della risurrezione di Cristo” (Gaudium es Spes, no. 37).


L’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth, quando hanno chiesto “Qual è il più grande successo di Satana?”, Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni...” (http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).


Ma più importante, nonostante che è possibile di salvarsi senza conoscere Gesù Cristo, se una persona è innamorato con Gesù, e si rende conto del dono incredibile dell’Eucaristia, non si esiterà di evangelizzare i non cattolici. Questo è a punto ciò che Bruce Fingerhut, un converto da Ebraismo, ha detto su TV, Ewtn, Journey Home (2008). Ha detto che agli Ebrei non piace evangelizzare; ma i cristiani devono evangelizzare gli Ebrei perché vogliono offrirli il dono più grande, Gesù Cristo; perché vogliono offrire la pienezza di ciò che Dio ci offre in Gesù Cristo e nel Suo Corpo, la Chiesa, che ci ha lasciato qui sulla terra!


Ecco perché il principe del mondo, Satana, ci offre “amore” FALSO, “misericordia” falsa, “ecumenismo” falso, per non portarci a fidarci in Dio ma in noi stessi! Non è per caso che proprio in questo periodo del mondo Dio ci ha offerto in un modo molto particolare la Divina Misericordia attraverso Santa Faustina! Ma Dio offre MISERICORDIA VERA, però, non misericordia falsa senza riferimento alla definizione del peccato secondo Dio, spiegato fedelmente ed infallibilmente dal Magistero della Chiesa, riassunto nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti!


Gli atletici sono innamorati con il loro sport e perciò vogliono alzare sempre più l’asta, non abbassare l’asta nelle gare. I santi sono innamorati di Gesù, non di se stessi, e perciò volevano condividere sempre di più le sofferenze di Gesù e di consolare il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria.


La sofferenza è il tesoro più grande che ci sia sulla terra. Essa purifica l'anima. Nella sofferenza conosciamo chi ci è veramente amico. Il vero amore si misura col termometro della sofferenza…” (Diario di Santa Faustina, no. 342). Santa Therese di Gesù Bambino sul letto della morte con grandi dolori, e perfino la notte spirituale, ha detto: “Sono arrivato al punto di non poter soffrire più perché ogni sofferenza è dolce a me”.


San Francesco di Assisi e Padre Pio e Santa Veronica Giuliani erano contenti e molto grati a Dio per il dono della stigmate, che è molto doloroso!


Il culto dell’uomo ci porta a perpetuare innamoraci di noi stessi, mentre il culto di Dio ci porta ad innamoraci di Dio. “In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna” (Gv 12,24-25).


QUANTO DIFFICILE DI SPIEGARE e di far capire alle persone che si sono lasciati scivolare nella mediocrità, di abbassare l’asta del criterio della salvezza e del peccato, la loro vera situazione secondo la Verità, cioè, secondo Dio, non secondo l’atmosfera di relativismo che ci circonda totalmente oggi! Relativismo è come la pioggia di acido, che distrugge tutto, e non ci rendiamo conto fino a che punto siamo scivolati nel relativismo senza tanta preghiera sincera, in umiltà vera, con l’aiuto di Gesù Eucaristico e Maria. Relativismo è come l’aria che respiriamo. Veramente è peggio oggi proprio nella Chiesa che nei tempi del Torre di Babele nel Antico Testamento! Spesso incontro persone con un atteggiamento di superiorità, con un sorriso altezzoso, come io sono uno di quei poverini che è rimasto indietro nella dottrina vecchia, antiquata, e non con quelli che credono che sono pieni della sapienza e dell’intelligenza della modernità!?!


Se un prete in una zona spiega la realtà dal punto di vista del Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti e gli altri 20 sacerdoti della zona offrono soltanto la parte del Vangelo facile, rimanendo in silenzio del resto el Vangelo, le persone, chi seguiranno? Seguiranno la via più facile, e perfino criticano e trattano male il prete che è rimasto fedele all’insegnamento del Magistero della Chiesa! Le persone mi dicono: “Non credo che è un peccato grave di fare sesso fuori di matrimonio.” E io rispondo: “Secondo chi: secondo te o secondo Dio?” Le persone oggi sono così immersi nel veleno di relativismo che non si rende conto la differenza fra decidere le cose secondo la loro testa propria o secondo Dio; insomma, non c’è una differenza per quasi tutte le persone oggi. Il pericolo è incredibile, ma ormai, per le persone che pregano il Padre Nostro con l’atteggiamento, “Sia fatta la mia volontà”, il pericolo per loro è totalmente messo in ridicolo, come qualcosa banale, e criticano sempre più forte quelli che li rimproverano con il loro esempio di vita e di preghiera, che sono “pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1Pet 3:15). Il problema è che nel paradiso vero, c’è posto soltanto per un Dio, non due; nell’inferno tutti hanno creduto “il padre della menzogna” (Gv 8,44), di credere di essere dei e di decidere la “verità” secondo le loro teste proprie (Gen 3,4-5). San Michele ci dice anche oggi ciò che ha detto a Lucifero, che è diventato Satana, con il suo nome proprio: “Chi è come Dio?”! Cretino cieco nella superbia!




Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… quando una parte diventa il tutto, si parla – etimologicamente – di eresia.”


E’ interessante come il Vescovo Ausiliario fa la distinzione nel accusarmi di fare una parte il tutto, ma invece non fa la distinzione molto importante di mantenere la gerarchia dei valori, come ha sempre fatto la Chiesa. Il Vescovi Ausiliario fa le distinzioni quando servono ciò che vuole lui, “accontentare la gente” in questa vita corta, ma non menziona, ed ignora totalmente, le altre distinzioni importanti che sminuiscono o annullano ciò che vuole lui.


Non è la prima priorità di togliere i peccati, e poi possiamo avere la gioia vera? La “gioia” che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce una gioia terrena che non dura, o riferisce alla gioia sopranaturale? Maria aveva la gioia vera ai piedi della croce perché sapeva che faceva la volontà di Dio. La “misericordia” che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce è una misericordia legata al vero pentimento ed un emendamento sincero di vita? La “carità” che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce è una carità che è radicato prima di tutto in Lui Che ci da la vita e ci mantiene continuamente in vita? La “fraternità” che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce è una fraternità in cui Gesù è al proprio centro di questa fraternità e non soltanto il nostro fratello maggiore ma soprattutto è il nostro Dio che davanti gli angeli adorano prostrati?


Ma si può sperimentare la vera gioia soltanto se togliamo i nostri peccati secondo il criterio di Dio di ciò che è un peccato, non secondo i nostri sentimenti, o secondo il TV, o il mondo o il “pop culture”. Cioè, secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica, riassunto nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti!
Come ho scritto alla sua Eminenza:
“Se i preti non aiutano le persone ad identificare le malattie del anima, le persone non hanno niente da confessare, e perciò non hanno bisogno di Gesù il Redentore, che è venuto per i peccatori, non per i giusti che credono di non avere i peccati. In questo modo la Redenzione è annullata per queste persone perché non credono di aver bisogno del Salvatore.”
Ma se pochissimi pastori nella Chiesa Cattolica spiegano ciò che è un peccato e i peccati mortali più comuni oggi, pochissimi si confessano!


Come abbiamo imparato nei nostri studi teologici, BISOGNA MANTENERE L’EQUILIBRIO E ARMONIA FRA LE VERITÀ DI DIO. Per mantenere l’ordine in una comunità o in una società, gli elementi forti ed essenziali devono essere mantenuti nell’equilibrio giusto e le priorità e l’influsso di ogni elemento, altrimenti un elemento diventa troppo forte e dominante e sopprime o perfino distrugge gli altri elementi che sono vitali per la comunità o per la società. Questa necessità indispensabile per l’equilibrio giusto è ancora più necessaria in riguardo agli elementi potenti ed essenziali della verità che compongono la rivelazione divina intera per il funzionamento giusto della realtà spirituale di ogni persona e di ogni società. E’ impossibile di separare la realtà spirituale dalla realtà materiale come è impossibile di separare il corpo dall’anima o dal psichico o dai sentimenti di una persona. La persona è composta del corpo e dell’anima che non possono essere separati qui sulla terra. Così anche, di ignorare l’equilibrio giusto delle verità, ognuna con la propria priorità e importanza in rapporto con gli altre verità, comporta grandi conseguenza negative non soltanto nella realtà spirituale ma anche nella realtà materiale. Qui Satana si gioca le sue carte nascoste! La Chiesa ha sempre mantenuto la gerarchia giusta dei valori. Non tutte le verità o le priorità hanno la stessa importanza o pezzo; questa gerarchia di valori, delle verità, deve essere rispettata per mantenere il funzionamento buono di ogni persona e di ogni società, come in una fabbrica o in un motore di una macchina o perfino nell’ambiente della natura creata.


“Il «MALE INTRINSECO»: non è lecito fare il male a scopo di bene (cf Rm 3,8). È da respingere quindi la tesi, propria delle teorie teleologiche e proporzionaliste, …” (Veritatis Splendor, no. 79). “Come si vede, nella questione della moralità degli atti umani, e in particolare in quella DELL'ESISTENZA DEGLI ATTI INTRINSECAMENTE CATTIVI, si concentra in un certo senso la questione stessa dell'uomo, della sua verità e delle conseguenze morali che ne derivano. Riconoscendo e insegnando L'ESISTENZA DEL MALE INTRINSECO in determinati atti umani, la Chiesa rimane fedele alla verità integrale dell'uomo, e quindi lo rispetta e lo promuove nella sua dignità e vocazione. Essa, di conseguenza, deve respingere le teorie sopra esposte che si pongono in contrasto con questa verità” (Veritatis Splendor, no. 83 (http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_it.html).


“Già nella « Dichiarazione su alcune questioni di etica sessuale », del 29 dicembre 1975, la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva esplicitamente trattato questo problema. In quella Dichiarazione si sottolineava il dovere di cercare di comprendere la condizione omosessuale, e si osservava come la colpevolezza degli atti omosessuali dovesse essere giudicata con prudenza. Nello stesso tempo la Congregazione teneva conto della distinzione comunemente operata fra condizione o tendenza omosessuale e atti omosessuali. Questi ultimi venivano descritti come atti che vengono privati della loro finalità essenziale e indispensabile, come «intrinsecamente disordinati» e tali che non possono essere approvati in nessun caso (cf. n. 8, par. 4).” (No. 3; Congregazione per la Dottrina della Fede; Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla Cura Pastorale delle Persone Omosessuali; 1° ottobre 1986; Joseph Card. Ratzinger, Prefetto). (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html).


Papa Benedetto ci ha spiegato anche L’IMPORTANZA A DISTINGUERE fra le questioni negoziabili e le questioni non negoziabili, in particolare in riguardo nelle considerazioni di quale candidato politico è più probabile di promuovere la cultura della vita invece la cultura della morte.


L’ABORTO NON È NEGOZIABILE; L’ABORTO È OMICIDIO! Dal momento della concezione, Dio crea e unisce un’anima immortale all’embrione! Ma i critici, anche un sacerdote importante della mia diocesi, accusano quelli che si tengono alle esortazioni di Papa Benedetto ed tanti altri papi, nel mantenere la gerarchia giusta dei valori, colpevoli di far diventare una disciplina ecclesiale una burocrazia ecclesiale, di essere bigotti nel rimanere fedeli alla guida della Chiesa quando i fratelli protestanti ed altri non sono contenti, nonostante che queste esortazioni sono per il bene dei cattolici ed anche per il bene dei non-cattolici. Non è questo gentilmente scivolando o spingendo e manipolando, in un modo astuto e mascherato, nei compromessi come La Madonna di Akita, Giappone ci ha avvertito succederebbe: “La Chiesa sarà pieno di quelli che accettano compromessi …”


Se si mette in rilievo la misericordia senza parlare nello stesso discorso e nello stesso contesto, “va’ e non peccare più”, come Gesù ha fatto nei Vangeli (Gv 5,14; 8,11), c’è una grande tendenza di prendere la via facile di non cercare di cambiare la vita propria con l’aiuto di Dio, e di credere e di dire: “Io sono apposto!” Rispondo a queste persone molto numerose oggi in relativismo: “Sei apposto, secondo Chi?!?”


“Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l'interesse principale dei suoi interventi nell'arena pubblica è la tutela e la promozione della dignità della persona e quindi essa richiama consapevolmente una particolare attenzione su PRINCIPI CHE NON SONO NEGOZIABILI. Fra questi ultimi, oggi emergono particolarmente i seguenti:…” (Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai Partecipanti al Convegno Promosso dal Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006; http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20060330_eu-parliamentarians_it.html).


La vita democratica “ha bisogno di FONDAMENTI VERI E SOLIDI, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale NON SONO “NEGOZIABILI”.” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota Dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, 24 novembre 2002; http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html).


Che cosa è trasmesso al pubblico quando un responsabile cattolico religiosa molto importante dice: “Non ho mai compreso l’espressione valori non negoziabili”, senza nessun altra spiegazione per mettere questa frase nel contesto giusto secondo l’insegnamento del Magistero della Chiesa?!? Che grande danno è causato dai Pastori che non vivono la loro bella vocazione da Dio perché non aiutano le pecore, affidate a loro, a capire e di essere molto attenti agli inganni molto devastanti e nascosti dal lupo???


E’ interessante che nella risposta del Vescovo Ausiliario, ha scritto: “Rev.do Don Joseph Dwight - Vicario Parr. di Lisciano Niccone; P.C.; Don Parroco; Parroco della città”; per sottolineare che Don Jo è un vicario parrocchiale (non nella stessa zona) e Don Parroco è Parroco di una città. Questo indica, almeno in modo indiretto, CHE LA VERITÀ È DECISA, O PERFINO STABILITA, DA CHI HA PIÙ AUTORITÀ!!! Ho sempre pensato che Dio ha più autorità e che la voce autentica di Dio sulla terra è il Magisterio della Chiesa. Forse devo tornare in seminario per imparare la nuova teologia, che indica che i responsabili nella Chiesa Cattolica sono l’autori della verità, non l’ancella della Verità come abbiamo imparato nei “vecchi documenti” della Chiesa, che tanti oggi credono di essere antiquati e superati!


“La parola della croce infatti è stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti (Is 29,14; Sal 33,10). Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto(Is 33,18; 19,12)? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,18-25).


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco…”
Quante volte Gesù era “aspro”?!? “Guai a voi, dottori della legge…” (Lc 11,42-54). Perfino Gesù ha detto al primo papa della Chiesa:
“Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mt 16,23), cioè, di “accontentare la gente”!


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… secondo uno mille volte ad “accontentare la gente”…”
Una santa donna, Dorothy Day, ha detto: “Cristo è venuto per confortare gli afflitti e di affliggere quelli che sono confortati.”
“Ma sia lungi da voi l’appartenere al numero di coloro che hanno case quiete, tranquille e sicure, mentre la verga del Signore non è su di loro: trascorrono la vita nella prosperità e in un attimo scenderanno all’inferno.” (San Raimondo di Penafort; Breviario, 7 gennaio).


I PROFETI DELL’ANTICO TESTAMENTO hanno detto alle persone che se si continuano così di non obbedire le leggi di Dio, vi distruggete! Gli ebrei hanno ammazzato quasi tutti i profeti, e alla fine hanno ammazzato il più grande Profeta, il Figlio di Dio, Gesù Cristo! Forse i profeti e Gesù Cristo non sapevano attirare la gente nel modo giusto!?!?! L’ETERNITÀ E’ LUNGA!


Il Parroco di questa città grida a me se si agita la gente; i santi gridano contro il peccato per il bene della gente!


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
2) Hai ragione di aver timore del relativismo, ma dovresti diffidare anche del FONDAMENTALISMO: ci sono cose centrali e immutabili, ma ci sono dottrine meno importanti e mutabili, come la moria della chiesa ci insegna. Parlare sempre di certe cose può nascondere il pericolo di fondamentalismo.


Devo fidarmi al Vescovo Ausiliario o a Papa Benedetto che ho già citato nella lettera alla Sua Eminenza:
Cardinale Ratzinger ha sintetizzato questa situazione di razionalismo e soggettivismo nella Chiesa nella sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI?!? “Avere una fede chiara, secondo il credo della chiesa, viene spesso etichettato come FONDAMENTALISMO. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.” (http://www.vatican.va/gpII/documents/homily-pro-eligendo-pontifice_20050418_it.html).


Che vuol dire di essere “etichettato come fondamentalismo” secondo il Vescovo Ausiliario e secondo Papa Benedetto?!? E’ proprio incredibile la differenza qui!


Mi pare che il Vescovo Ausiliario fa un nuovo sinedrio nascosto, un sinedrio di autorità nascoste e dittatoriale (cf. Atti 5,28). Gli apostoli degli ultimi tempi si vedono vietare in maniera subdola ma decisa, di parlare di alcune verità di Fede poiché non sono conforme alla mentalità odierna. Come diceva il futuro Papa Benedetto XVI “Si va costituendo una dittatura del relativismo…”.


Credo che si può applicare certi brani della Sacra Scrittura oggi più che mai:
Maledetto l’uomo che chiama bene male e male bene” (Is 5,20)!
E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità” (2Tess 2,11-12).
“Io udii bene, ma non compresi, e dissi: “Mio Signore, quale sarà la fine di queste cose?” Egli mi rispose: “Va’, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno empiamente; nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno.” (Dan 12,8-10)


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“…ma ci sono dottrine meno importanti e mutabili”. ECCO L’ERESIA VERA E DEVASTANTE! La disciplina della Chiesa è mutabile, ma non la dottrina! Il Vescovo Ausiliario non sa questo, come tanti altri vescovi e cardinali nella Chiesa oggi!?!


LA BATTAGLIA FONDAMENTALE DI TUTTI I TEMPI è chi stabilisce la verità, Dio o il mondo, Dio o Satana, Dio o ogni persona? Questa battaglia aumenterà ancora di più nei prossimi anni prima della seconda venuta di Gesù Cristo. Lucifero ha detto, io sono Dio, decido io la Verità, e San Michele Arcangelo ha risposto con il suo nome: “Chi è come Dio?” Il Peccato Originale era lo stesso inganno: “Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”.” (Gen 3,4-5). Tanti filosofi moderni ci hanno portato nella “RIVOLUZIONE COPERNICANA” di non cercare più la realtà e la verità fuori di noi stessi attraverso i nostri 5 sensi ma da dentro di noi, come ognuno di noi “diventereste come Dio”. “La filosofia moderna, dimenticando di orientare la sua indagine sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza umana. …” (No. 5; Lettera Enciclica: Fides et Ratio; Giovanni Paolo II; 14-09-1998). In questa battaglia feroce ma subdola, è molto importante di essere “prudenti come i serpenti”, non soltanto “semplice come le colombe” (Mt 10,16)!


SAN TOMMASO D’AQUINO CI DICE: “AFFERMARE RARAMENTE, NEGARE DI RADO, DISTINGUERE SEMPRE.” Pochissimi cattolici oggi distinguono fra cambiare la disciplina ecclesiale (che si può cambiare) e cambiare le dottrine della Chiesa che vengono da Dio Che è immutabile e la Verità Assoluta, e perciò non può essere cambiata mai. E ancora, un gran numero di così detti cattolici oggi non distinguano fra approfondire e esprimere meglio nel linguaggio umano la Verità Assoluta, con cambiare la Verità Assoluta (Modernismo, ecc.)! La Chiesa è come il cameriere ma Dio è il Cuoco; il cameriere non deve cambiare il pasto preparato dal Cuoco divino ma deve portare la Verità, come Dio l’ha rivelata, ai clienti, ai fedeli. (http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).


Hanno chiesto questa domanda a CARDINALE BURKE:
“Molte persone temono che alla fine il Sinodo userà un doppio linguaggio. Verranno utilizzate delle ragioni “pastorali” per cambiare de facto la dottrina. Sono giustificati questi timori?”
Cardinale Burke risponde:
“Sì, lo sono. In effetti, uno degli argomenti più insidiosi usati al Sinodo allo scopo di promuovere delle pratiche contrare alla dottrina della Fede, è che “noi non tocchiamo la dottrina; noi crediamo nel matrimonio come vi ha sempre creduto la Chiesa; noi facciamo dei cambiamenti solo nella disciplina”. Ma, nella Chiesa cattolica questo non è mai possibile, perché nella Chiesa cattolica la disciplina è sempre direttamente legata all’insegnamento. In altre parole: la disciplina è al servizio della verità della Fede, della vita generale della Chiesa cattolica. Così che non si può dire che si cambia la disciplina come se questo non avesse effetti sulla dottrina che essa protegge, salvaguarda o promuove.”


Il libro, “Permanere nella Verità di Cristo”, sul Santo Matrimonio, scritto da cinque cardinali, non era lasciato entrare nel Sinodo dei Vescovi ottobre (2014) scorso! In inglese: “SYNODGATE – Five Cardinals Book stolen from participants’ mailboxes at last year’s Synod on Family” (http://wdtprs.com/blog/2015/02/five-cardinals-book-stolen-from-participants-mailboxes-at-last-years-synod-on-family/).




Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne nella tua testa.”


In riguardo alle rivelazione private, San Tommaso ci dice che “in ogni tempo non mancarono mai persone dotate di spirito profetico, non per rivelare nuove dottrine di fede, ma per guidare la condotta degli uomini” (Somma Teologica II-II q174 A6 risposta 3; vedete anche Amos 3,7).


La Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi (09-02-1985): “La tenebra, con UNA NEBBIA, DENSA E FREDDA, è entrata nella Chiesa, oscurandola nello splendore della sua Verità. Per questo, ogni giorno, la mia parola vi forma allo spirito della Sapienza, perché possiate sempre vedere, nella luce, la Verità che mio Figlio vi ha insegnato, ed annunciarla con coraggio a tutti nella sua integrità.”


Mi pare che questa “NEBBIA” oscura soprattutto la luce della Verità. I santi ci dicono di passare più tempo possibile in ginocchio davanti alla Verità incarnata, il Prigioniero divino, nel tabernacolo, con l’aiuto della “Sede della Sapienza”, Maria. Altrimenti le parole ed i programmi di un parroco nella parrocchia saranno vuoti, nonostante che per qualche mese o qualche anno, può sembrare che ci sono i frutti, come fuoco artificiale o fieno che brucia, ma dopo, questi frutti non dureranno se il parroco non fa il “Primo Annuncio” del Vangelo a se stesso. Ecco l’attivismo che ci porta a pregare sempre meno e di fidaci sempre più a noi stessi! Visitate “A Servizio di Tutti” (http://cibo-spir.blogspot.it/2014/08/a-servizio-di-tutti.html); “Un Prete Dannato Mette In Guardia Contro L’inferno” (http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).


Ecco perché Gesù chiama ipocriti quelli che non guardano i segni dei tempi (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51), che non cercano di scoprire queste cose, la situazione reale nel mondo e nella Chiesa dal punto di vista di Dio, ma vanno invece con la corrente del mondo secolare, e dicono “sono apposto”. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra non si immaginavano che stavano per essere annientati (Gen 19). Come oggi, tanti governi promuovono il peccato principale di Sodoma, la omosessualità. Oggi è più sviluppata la cecità di egoismo, di vedere tutto soltanto dal nostro punto di vista, che si chiama “relativismo”, il culto dell’uomo, non il culto di Dio.


Queste rivelazioni private sono così importante che Satana cerca in tutti i modi di diminuire le loro divulgazione, influsso e effetto. Nel 1882, Cristo ha rivelato alla stigmatista, Marie Julie Jahenny di La Fraudais, Francia che: “Nei ultimi giorni, una quantità, apparentemente senza limiti, di RIVELAZIONI FALSE sorgerà dall’inferno come uno sciame di mosche; un ultimo tentato di Satana di strangolare e di distruggere l’efficacia delle RIVELAZIONI VERI con le false.” Questa rivelazione di Gesù a Marie Julie indica che queste rivelazioni private sono così importanti che Satana si preoccupa di diminuire le loro efficacia cercando di tenerci lontano dalle rivelazione private vere offrendo quelle false. Ma questo anche indica che ci sono tanti rivelazioni private false e quindi bisogno essere molto sapiente e prudente nel discernere le vere dalle false soprattutto in riguardo alle apparizioni recenti in cui non sono approvate ancora dall’autorità legittima della Chiesa.


San Giovanni ci dice: “Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo.” (1Gv 4,1). San Paolo ci dice: “Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1Tess 5,19-21).


Ecco una direttiva dal Gran Maestro della Massoneria che era insegnato a tanti studenti cattolici universitari ed a tanti seminaristi:
26. Utilizzate commissioni di laici e Sacerdoti deboli nella fede che condannino e riprovino senza difficoltà ogni apparizione di Maria e ogni apparente miracolo, specialmente dell’Arcangelo San Michele. Assicuratevi che nulla di ciò, in nessuna misura riceverà l’approvazione secondo il Vaticano II. Denominate disobbedienza nei confronti dell’autorità se qualcuno obbedisce alle Rivelazioni o addirittura se qualcuno riflette su di esse. Indicate i Veggenti come disobbedienti nei confronti dell’Autorità Ecclesiastica. Fate cadere il loro buon nome in disistima, allora nessuno penserà di tenere in qualche conto il loro Messaggio.” (“Il Piano Massonico Per La Distruzione della Chiesa Cattolica”; http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/piano-massonico.html).


Ci sono tanti cattolici e gruppi cattolici e moderatori di blog sull’Internet che si mettono nel posto di giudicare e interpretare la legalità di leggere, promuovere o andare ai posti delle apparizioni non ancora approvate dalla Chiesa. LORO SI METTONO NEL POSTO DEL VESCOVO LOCALE O IL PAPA STESSO. Tanti vogliono pontificare, invece di avere l’umiltà a dire: Non lo so, dobbiamo aspettare con pazienza per vedere se i frutti sono buoni o cattivi! Spesso interpretano nel loro modo rigoroso “Il Decreto della Congregazione della Fede (AAS n 58/16 del 29 dicembre 1966) che abroga i canoni 1399 e 2318 fu approvato da Paolo VI il 14 ottobre 1966. Altri critici cattolici accusano quelli che leggono e promuovano questi messaggi di queste apparizioni della Madonna (o anche la Testimonianza di Gloria Polo) di essere motivati soltanto dalla curiosità e dalla superbia (ma chi sono i superbi qui?) perché cercano di sapere ciò che non è per noi di sapere. Ma se uno crede come questi critici, allora perché stanno moltiplicandosi le apparizione mariane come un segno dei nostri tempi come il Cardinale Ratzinger ha indicato nel libro “Rapporto Sulla Fede” (1985)? Perché Gesù ha detto: “Siate dunque prudenti come serpenti” e non soltanto “semplici come colombe” (Mt 10,16)? Questi critici “sapienti” presumano di sapere più che la Madre di Dio di ciò che ci vuole oggi? Secondo questi persone “intelligenti” (Mt 11,25; Lc 10,21), non può essere possibilmente un altro motivo per leggere e per promuovere i messaggi della Madonna nei nostri tempi molto particolari in cui gli uomini hanno bisogno di aiuto particolare dal cielo come Dio ha dato attraverso i profeti e i giudici nell’Antico Testamento? La Chiesa ci incoraggia di leggere tutta la Bibbia, anche i libri più difficili come l’Apocalisse, Daniele, Ezechiele, Matteo 24, Luca 21, Marco 13, ecc. E’ interessante quante persone scelgono di chiudere gli occhi e gli orecchi ai segni dei nostri tempi! Gesù ha chiamato queste persone “ipocriti” (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51).


DIO O LA SUA MADRE NON SONO OBBLIGATI DI CHIEDERE PERMESSO da un vescovo o da un sacerdote o da un gruppo cattolico o un moderatore di blog sull’Internet per apparire o per dare rivelazioni private! Credo che poche persone che sono andate a Fatima il 13 ottobre 1917 hanno chiesto il permesso dai loro vescovi o parroci rispettivi; e nonostante questo, Dio li ha premiato con il grande miracolo del sole. Credo anche che mentre ci entriamo sempre più nel periodo della “grande tribolazione” (Mt 24), Dio nel suo amore per noi, come una madre amorosa, ci darà ancora più aiuto, incoraggiamento e parole per aiutarci a preparare per sfruttare questo periodo di grande prova e sofferenza, e in particolare una guida nella “nebbia, densa e fredda” di confusione perfino nella Chiesa Cattolica, soprattutto nella Chiesa Cattolica! In questo modo Dio ci offrirà un aiuto necessario a quelli che sono disponibili a convertirsi e mettere Dio nel primo posto e nella prima priorità nelle loro vite invece di se stessi o altre cose o persone.


Papa Giovanni Paulo II è andato a Fatima ben tre volte! Papa Benedetto una volta. Ma se uno crede come questi critici, allora perché stanno moltiplicandosi le apparizione mariane come un segno dei nostri tempi come il Cardinale Ratzinger ha indicato nel libro “Rapporto Sulla Fede” (1985)?


Perché Papa Benedetto XVI nella sua omelia, a Esplanade del Santuario di Fatima, davanti a 500,000 persone dice:
SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA MISSIONE PROFETICA DI FATIMA SIA CONCLUSA. …


Penso che il mio Vescovo Ausiliario deve dire a Papa Benedetto e Papa Giovanni Paolo II la stessa cosa che ha scritto a me”
“3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne nella tua testa.”


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
4) Sei attento ad annunciare la verità, ma nel vangelo non esiste verità senza amore: una verità senza amore è forse più pericolosa di un amore senza verità. Se le tue convinzioni ti portano al giudizio verso: fedeli, verso i confratelli, i vescovi, il papa… chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.


Non è il primo motivo della Seconda Persona della Santissima Trinità di venire qui sulla terra di liberarci dalla schiavitù del peccato? Non sono le prime parole del Salvatore: “Convertitevi” (Mc 1,15)? Due mille anni fa gli ebrei volevano un Messia che libererebbe la gente dai romani. Oggi tanti nella Chiesa Cattolica vogliono un Messia, una religione, che ci libererà dai complessi di colpevolezza, e della possibilità di castigo dopo la morte. E quanti preti e vescovi cercano di “accontentare la gente”!?!


Parlando di “accontentare la gente”, quando ho protestato che un proprietario di un bar ha messo un poster (circa 100x70 cm) di una donna completamente nuda fuori all'ingresso del suo bar in vista pubblica, ero molto triste perché il Parroco di questa città, che era presente, si limitò a sorridere e ridere alle battute non appropriate in modo da essere d'accordo con tutti, come il suo modo di trattare gli altri in un modo piacevole e non essere in disaccordo con nessuno! (http://parolafavita.blogspot.it/2013/04/giacomo-59.html).


Che cosa è più importante qui, “accontentare la gente” o di accontentare Gesù? Ma non è ciò che accontenta Gesù la cosa migliore per ognuno di noi? Dio ci ha dato i 10 comandamenti e tutta la Rivelazione Divina per torturarci o per il nostro vero bene e benessere?!?


Come ho già scritto nella mia lettera alla Sua Eminenza:
“Ma se si rovescia o si inverte la prima comandamento di amare Dio con il secondo di amare il prossimo, alla fine tutto si sfascia, tutto si disfa. Questo è precisamente la strategia sottile, subdolo di Satana. E’ molto interessante quante volte si trova questo “AMORE” FALSO usato come una strategia potente nei 33 direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni per distruggere la Chiesa Cattolica! La parola “amore” APPARE 11 VOLTE in queste 33 direttive! “Satana si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14)! (Visitate: “Il Piano Massonico per la Distruzione della Chiesa Cattolica”; vedete anche il mio articolo: “A Servizio di Tutti”).


Mi meraviglia come si riesce oggi di rovesciare la gerarchia dei valori per giustificare l’amore falso che poi si giustifica con belle parole ma dopo fa tanto male!


Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale. Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno bisogno e diritto.” (No. 15; Congregazione per la Dottrina della Fede; Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla Cura Pastorale delle Persone Omosessuali; 1° ottobre 1986; Joseph Card. Ratzinger, Prefetto).


“Certamente la parola della verità può far male ed essere scomoda. Ma è la via verso la guarigione, verso la pace, verso la libertà interiore. Una pastorale, che voglia veramente aiutare le persone, deve sempre fondarsi sulla verità. SOLO CIÒ CHE È VERO PUÒ IN DEFINITIVA ESSERE ANCHE PASTORALE. «Allora conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).” (La pastorale del matrimonio deve fondarsi sulla verità; A proposito di alcune obiezioni contro la dottrina della Chiesa circa la recezione della Comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati risposati; Da uno scritto poco conosciuto del cardinale Joseph Ratzinger pubblicato nel 1998; Osservatore Romano; 30 novembre 2011).


Il Vescovo Ausiliario me accusa della mancanza di offrire la verità senza la carità! E’ PROPRIO ROVESCIO! Di non curare le anime è la mancanza di carità più grande! La pastorale staccato dalla verità non è amore. Vedi “Chi Decide La Verità?” (http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html). Per tantissimi oggi, questa vita corta è l’unica cosa importante; l’eternità non conta niente!


Non è uno dei compiti più fondamentale di ogni vescovo di mantenere l’apostolicità, la verità dagli apostoli trasmessi? Invece oggi quanti vescovi fanno come tantissimi giudici nei tribunali che adoperano “positivismo”?
Positivismo” sembra come una cosa bella e ragionevole, di adattare le leggi per i nostri nuovi tempi e nuovi bisogni. Ma l’inganno incredibile è che gli ufficiali del governo ed i giudici nominati applicano positivismo individualmente come piccoli dittatori senza lasciare i cittadini votare sul cambiare le leggi per i loro nuovi tempi e nuovi bisogni. I fondatori degli Stati Uniti, avendo sofferto sotto i governi tirannici e avendo visto la follia della Rivoluzione Francese, sapevano molto bene che la costituzione migliore nel mondo sbriciolerà se i cittadini perdono la loro fede e la loro morale.


Oggi viviamo tempi oscuri, perché si cerca di giungere in tutti i modi al compromesso fra Dio e Satana; fra il bene e il male; fra lo spirito di Gesù e lo spirito del mondo. Molti corrono il pericolo di diventare vittime di questa generale confusione ed anche nella Chiesa vorrebbe diffondersi un falso spirito, che non è quello di Gesù Figlio di Dio. Come un’invisibile nube tossica si espande lo spirito di mescolanza fra Dio e il mondo, e si giunge a togliere il vigore alla Parola di Dio, spogliando della sua forza l’annuncio del Vangelo!


LA LIBERTÀ rinnega sé stessa, si autodistrugge e si dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce e non rispetta più IL SUO COSTITUTIVO LEGAME CON LA VERITÀ. Ogni volta che la libertà, volendo emanciparsi da qualsiasi tradizione e autorità, si chiude persino alle evidenze primarie di una verità oggettiva e comune, fondamento della vita personale e sociale, la persona finisce con l'assumere come unico e indiscutibile riferimento per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul male, ma solo la sua soggettiva e mutevole opinione o, addirittura, il suo egoistico interesse e il suo capriccio.” (No. 19; Lettera Enciclica; EVANGELIUM VITAE; sul Valore e L'inviolabilità della Vita Umana; Sommo Pontefice Giovanni Paolo II; 25-031995).


Come ho scritto alla Sua Eminenza:
“Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,26)! “E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv 5,44; Gal 1,10)….


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Se le tue convinzioni ti portano al giudizio verso: fedeli, verso i confratelli, i vescovi, il papa… chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.”


Mi domando se il Vescovo Ausiliario si rende conto, o almeno si ricorda, che la Chiesa, e perciò i responsabili della Chiesa, è l’ancella della Verità e non l’Autore della Verità?!? Oggi più che mai, manca la Verità che ci fa liberi (Gv 8,32), che ci offre il vero amore. Cioè, quello che manca oggi è “amore” vero unita alla Verità, come gli ultimi papi ci hanno spiegato nelle loro encicliche! Tantissime responsabili religiosi hanno sacrificato l’eternità sull’altare del rispetto umano!


Si legge spesso nella liturgia dopo la Pasqua il discorso di San Pietro il giorno della pentecoste. A quelli che hanno crocifisso Gesù, che potevano crocifiggere gli apostoli, ha detto con coraggio: “Avete ucciso l’autore della vita…” (Atti 3,14; 4,10). Ecco il vero buon pastore, come Gesù, pronto di dare la vita per gli altri. Come mai ci sono così pochi preti e vescovi, che vivono la loro vocazione, e perciò riescono a dire: “NOI ABBIAMO UCCISO, CROCIFISSO GESÙ CON I NOSTRI PECCATI MORTALI”? E’ più difficile che mai oggi di dire questa verità, perché siamo scivolati più lontano dalla legge di Dio che mai nella storia del mondo. E perciò i veri profeti, che siamo tutti chiamati con il battesimo, saranno perseguitati più che mai come persone cattive.


Si legge nella profezia di San Francesco:
“6. Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte la vita eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per assolutamente non temere la morte.” (http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).


Secondo il mio Vescovo Ausiliario, San Francesco di Assisi è cattivo!
“Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno. La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore. … Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti IL VELENO MORTALE del suo errore!” (“La “Profezia” di San Francesco (Assisi)”; http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).


Ma per il Vescovo Ausiliario, “profezie e rivelazioni private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne nella tua testa”, e perciò Dio ha spagliato di offrire i profeti nel Antico Testamento e nel Nuovo Testamento! Adesso i vescovi sono la fonte di tutta la rivelazione divina e della profezia!


La base qui per tanti preti che per anni si sono lasciati scivolare nel relativismo, come bambini viziati senza pentimento, ormai credono che non c’è l’inferno, per non avere responsabilità delle loro azioni; e perciò non c’è più peccato. Questa è la base, nella cecità totale, e perciò Don Jo è cattivo a priori, senza neanche ascoltare Don Jo. Come ho scritto nella mia lettera al Suo Eminenza:
“Oggi, veramente nella Chiesa Cattolica, fra tanti preti e vescovi, è PEGGIO DEL TORRE DI BABELE prima di Cristo, perché almeno con il Torre di Babele prima di Cristo si poteva comunicare lentamente con un dizionario. Ma oggi le idee e perfino la base fondamentale è confusa e messa da parte, la Verità assoluta dal Creatore dell’universo e anche della natura umana.”!


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“ma devo invece chiederti di “correggere il tiro” della tua predicazione, ma dopotutto di riconciliarti con la Chiesa concreta in cui tu vivi ed eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu in discussione e di cercare sempre la comunione. Sono disposto ad ascoltarti ancora, per comprendere meglio – se credi – il tuo pensiero e per sentire come hai intenzione di cambiare.”


Mi pare che secondo il Vescovo Ausiliario, anche Gesù deve “correggere il tiro” delle Sue prediche! “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia” (Lc 12,1-7). “Guai a voi, scribi e farisei…” (Mt 23,33-39)!


“Per sentire come hai intenzione di cambiare”! Dove c’è un indicazione di fare un dialogo per cercare la Verità insieme secondo i documenti del Magistero della Chiesa, non secondo il relativismo della mia testa e neanche il relativismo della testa del Vescovo Ausiliario? Il vescovo è il servitore della Verità o l’autore della Verità? Uno dei titoli del papa è “Il servo dei servi”.


“… riconciliarti con la Chiesa concreta in cui tu vivi ed eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu in discussione e di cercare sempre la comunione”. Ma questo vuol dire che la Verità è stabilità dalla maggioranza dei preti nella zona o dal Magistero della Chiesa guidato dallo Spirito Santo in tutti questi secoli? Questa “comunione” prima di tutto con Dio, che è la Verità, o prima ti tutto con il pensiero della maggioranza dei preti che non parlano più delle malattie delle anime e le conseguenze di non vivere la legge di Dio? Devo mettere da parte tutti i documenti del Magistero della Chiesa che tanti preti e vescovi non vogliono o non devo parlare più; è questo ciò che vuol dire “accettando di metterti anche tu in discussione e di cercare sempre la comunione”? Gesù ha detto: “Io sono la via, la VERITÀ e la vita” (Gv 14,6). “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; che ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me” (Mt 10,37).


Quale sono le priorità del Vescovo Ausiliario, prima la comunione con i preti nella zona o prima la comunione con Dio che è la Verità?


Se il mio Vescovo Ausiliario può offrirmi la vita eterna, lo obbedirò ciecamente come sembra che lui vuole, e mi prostrerò davanti a lui e lo adorerò!


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco, Don Giorgio e tanti altri preti e vescovi, che tu accusi di relativismo e di cattiva coscienza nel guidare il popolo di Dio, secondo uno mille volte ad “accontentare la gente”.”
Don Giorgio è un sacerdote indiano studente che aiuta a questa Parrocchia. E’ interessante come il Vescovo Ausiliario ha interpretato le miei parole in riguardo a Don Giorgio. E’ il Parroco che sta sfruttando questo prete giovane; ecco ciò che volevo dire in riguardo Don Giorgio, un giovani sacerdote, che non è neanche capace di capire la situazione in questo problema!


Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.”


Che cosa è la definizione fondamentale dell’amore per il Vescovo Ausiliario? Forse lui dirà con la sua bocca, amare Dio e amare il prossimo. Ma in questo esortazione breve a me il vescovo ha dato soltanto l’indicazione di carità o di amore verso gli altri, ma non ha dato nessun indicazione di ciò che da piacere o dispiacere a Gesù, ciò che da la gioia a Gesù o ciò che causa Gesù a soffrire. Tutto il senso di ciò che ha scritto è dei rapporti fra gli esseri umani e il culto dell’uomo, senza un’indicazione della preoccupazione che avevano i santi, la prima priorità dell’amore di Dio e dare piacere a Dio e consolare Gesù sulla croce come ha fatto i santi! Non c’è un’indicazione o preoccupazione di quanto Gesù soffre sulla croce per i nostri peccati, ma soltanto parlare della carità così le persone sono contenti o consolati senza tenere se ciò che fanno hanno le conseguenze negative per se stessi o per gli altri o se le loro azioni causano Gesù a soffrire per il loro peccati personali. I santi parlavano e scrivevano spesso del desiderio di consolare il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria. Dove è un indicazione di questo desiderio dei santi in ciò che il vescovo ha scritto?


È interessantissimo leggere gli scritti di Suor Lucia di Fatima:
“A volte trovavamo il piccolo Francesco, che si era nascosto per "pregare o per pensare", come diceva lui, al Signore, triste per causa di tanti peccati. Se gli domandavamo: - Francesco, perché non dici a me e a Giacinta di pregare con te? Rispondeva: - Mi piace di più pregare da solo, per pensare e consolare il Signore che è molto triste. Un giorno gli chiesi: - Francesco a te cosa piace di più: consolare il Signore o convertire i peccatori, perché non vadano più anime all'inferno? - Mi piace di più consolare il Signore. Non hai notato come la Madonna, anche nell'ultimo mese, diventò così triste, quando disse di non offendere più il Signore Dio, che è già tanto offeso? Io vorrei consolare il Signore e poi convertire i peccatori affinché non l'offendessero più”.


Per tantissimi cattolici oggi, la prima priorità è l’uomo o la comunità, non Dio. Tutto è rovesciato, per motivi che sembrano buoni! Ecco come “Satana si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14)!


QUANTE PERSONE SONO INNAMORATE CON GESÙ come Beato Francesco di Fatima, che vogliono consolare il Cuore Sacro di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria? Santo Padre Pio ha detto che Gesù soffrirà fino alla fine del mondo per i nostri peccati, perché per Dio, non c’è il passato neanche il futuro, ma l’eterno presente. Alla Santa Messa siamo realmente presente al Calvario, il sacrificio di Gesù sostanzialmente; ma quanti cattolici vogliono scoprire o sapere questa realtà per mettere Dio al centro della liturgia, al centro della Santa Messa, invece le persone o la comunità?


Beato Francesco di Fatima, dopo aver ricevuto l’Eucaristia dall’Angelo a Fatima, ha cominciato a passare almeno tre ore ogni giorno davanti al Tabernacolo.
Santo Padre Giovanni Paolo II ha detto nel suo omelia al Santuario di Nostra Signora del Rosario di Fátima; Sabato, 13 Maggio 2000:
“Più tardi Francesco, uno dei tre privilegiati, osservava: "Noi stavamo ardendo in quella luce che è Dio e non ci bruciavamo. Com’è Dio! Non si può dire. Questo sì, che noi non lo potremo mai dire". Dio: una luce che arde, però non brucia. Fu la medesima percezione che ebbe Mosè, quando vide Dio nel roveto ardente; in quell'occasione Dio gli parlò, dicendosi preoccupato per la schiavitù del suo popolo e deciso a liberarlo per mezzo di lui: "Io sarò con te" (cfr Es 3, 2-12). Quanti accolgono questa presenza diventano dimora e, conseguentemente, "ROVETO ARDENTE" dell'Altissimo.” (http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_hom_20000513_beatification-fatima_it.html).


“I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce” (Lc 16,8). Satana ed i suoi seguaci sanno bene la tattica di far scivolare le persone lentamente nella direzione secondo la loro agenda.


Se Cristo non è primo nella nostra vita, e non pensiamo a consolare il Sacro Cuore di Gesù, automaticamente andiamo verso la carità soltanto per quelli che vediamo con i nostri occhi fisici, come fa la cultura della morte, che manca gli occhi di fede. Quelli con gli occhi di fede vedono Gesù dietro ogni persona; vedono Gesù che soffre più che il bambino aborto o la donna abbandonata. QUELLI SENZA GLI OCCHI DI FEDE NON HANNO LA PREOCCUPAZIONE PER QUELLI CHE NON VEDONO, come il bambino nel grembo, o gli effetti di vendere la pornografia o gli effetti sui figli dei genitori separati, o il prezzo che Gesù paga sulla croce per questi peccati fino alla fine del mondo. E’ molto interessante, e anche rivelante, che in questo discorso oggi dei divorziati e dei diritti di quelli che vivono lo stile di vita omosessuale, non si parla dei diritti o dei bisogni dei bambini; è un discorso pubblico con una logica totalmente egoistica. I bambini non sono considerati, ma soltanto i desideri egoistici e irresponsabili degli adulti.


Dopo Paolo e Barnaba hanno guarito un paralizzato dalla nascita, le persone di Listra hanno detto: “Gli dei sono scesi tra di noi in figura umana!” (Atti 14,5-18). Paolo e Barnaba dovevano lottare per aiutare le persone a dare gloria al Dio invisibile che ha creato tutto l’universo. Il Vescovo Ausiliario fa come Paolo per condurre continuamente le persone verso il Dio invisibile o mette la prima priorità di “accontentare la gente” con i dei pagani di oggi nel culto dell’uomo, che è più piacevole alla gente? Se uno non lotta continuamente ad andare verso la fede nelle realtà invisibili del Dio unico e vero, automaticamente si va verso solo la fede nel visibile. Questo va applicato a tutto nella nostra fede, soprattutto di lottare continuamente a vedere con gli occhi di fede il Dio infinito nell’Eucaristia; altrimenti scivoliamo automaticamente verso meno fede. Ma questa lotta a vedere le realtà invisibili va applicato a tutta la nostra esistenza che viene da Dio Che ci mantiene continuamente in esistenza. Ecco l’importanza fondamentale della fede e poi la gratitudine per tutto quello che gli occhi di fede percepisce. Senza la gratitudine, non lottiamo più per mantenere gli occhi di fede ma vediamo soltanto il mondo visibile; vediamo altri esseri umani ma senza il collegamento della fede che Gesù si nascondo dietro ogni persona, soprattutto “i più piccoli” (Mt 25,31-46).


Questa formazione di fede è una grande responsabilità fondamentale per quelli ai quali sono affidate le anime a loro, come i genitori, i sacerdoti ed i vescovi. Si vede questo nelle vite dei santi, quando le persone volevano attribuire i frutti visibili dei santi ai santi invece a Dio. I santi dovevano ripetere spesso alle persone, come ha fatto Madre Teresa di Calcutta, come Paolo e Barnaba, che erano soltanto gli strumenti nelle mani di Dio onnipotente. Quanti sacerdoti e vescovi fanno così oggi?


C’è una sacerdoti giovani in una zona vicino a me. Una donna mi ha raccontato come lui ha dato un’omelia sui 10 Comandamenti. Il giovane prete ha detto che si può riassumere i 10 Comandamenti nell’amore di Dio e l’amore del prossimo. Ma per essere più breve, ha detto che si può riassumere tutti i comandamenti in solo l’amore del prossimo. Che cosa ha imparato questo giovane prete nel seminario?
Nel mio “Cibo Spirituale 1411”, troverete questo paragrafo:
[E’ una attacco alla verità di Dio.]
E’ cresciuto gradualmente. Basti pensare ad un cambiamento subdolo che è accaduto intorno all’epoca del Concilio Vaticano Secondo. Con l’arrivo dei “periti” si è sviluppata la moda dei teologi (Nota 1), a prescindere dal fatto che meritassero o meno questo nome; il fatto che avessero pubblicato un libro, in genere era sufficiente. Esso continua e, con ciò, il centro che guida la Chiesa, nella mente di molti, si è spostato da dove il Signore lo aveva posto, vale a dire nella gerarchia, il Santo Padre ed i vescovi uniti a lui, ed è divenuto le varie opinioni di ogni sorta di scrittori. [Gli studenti hanno raccolto i libri.] Così, ciò non ha avuto conseguenze solo sui sacerdoti, ma anche sui seminaristi di molte università. Questa è la prima parte dell’attacco: l’attacco alla Verità di Dio, fondamento della Chiesa.” ((http://parolafavita.blogspot.it/2014/11/cibo-spirituale-1411.html).


Questo rovesciare l’amore di Dio e l’amore del prossimo è spiegato bene da un prete dannato (“Un Prete Dannato Mette In Guardia Contro l’Inferno”; http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html):
Una delle rivelazione più importante di questo esorcismo è forse l’inganno più fondamentale e potente promosso dalla MASSONERIA nel nome di “amore” e di “misericordia” mentre si lascia il comandamento più importante del amore di Dio scivolare nella seconda priorità o meno. Vediamo questo rovesciamento, molto distruttivo, delle priorità dappertutto intorno a noi nella Chiesa oggi.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome... per la gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la verità!
V: ...è una messinscena, completamente riuscita, della MASSONERIA il dire sempre: amore del prossimo, vivere nella carità, riappacificarsi l’un l’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi! … Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: "E il prossimo tuo come te stesso", ma ciò viene dopo: "Amerai il Signore Dio tuo". Non si può davvero chiamare amore quello che questi preti vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male come adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale comandamento e le prime frasi totalmente, senza limiti. E allora questo "il prossimo tuo come te stesso" sarà incluso da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si osservasse, non si sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di tentativi di riconciliazione e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola visione di un’erba o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla sempre di assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.”


Come vediamo nel tono globale della risposta del Vescovo Ausiliario, la fonte e base di ciò che è giusto o non giusto è chi ha il titolo più importante, non gli insegnamenti della Chiesa. E allora, il Vescovo Ausiliario non ha scritto niente in merito di ciò che ho scritto neanche delle mancanze serie del Pastore. A priori, il Pastore e il Vescovo hanno ragione e tutti quelli che hanno un titolo minore devono rispondere, “come hai intenzione di cambiare”, invece di avere un dialogo con i documenti del Magistero della Chiesa sulla tavola, non il relativismo nella mia testa neanche il relativismo nella testa del Pastore o del Vescovo. Pensavo che la Chiesa è l’ancella della Verità, non l’Autore della Verità, e perciò quelli che hanno più autorità nella Chiesa devono essere i servitori più grande della Verità, non gli inventori della Verità! Forse nella mente del Vescovo, Don Jo deve tornare in seminario per imparare la nuova teologia!?!


Cari amici, non arrendetevi in questa grande battaglia! E’ più difficile oggi che mai. La Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
Stiamo vivendo “in mezzo alla più grande tempesta della storia” (28 agosto 1973). “Sarai scossa dal vento della tempesta e dell’uragano” (5 marzo 1982). Molti “saranno dispersi dal vento impetuoso di questo uragano spaventoso” (31 dicembre 1993).


Ma ricordatevi miei amici, che nonostante che un uragano è una cosa spaventosa, una tempesta tropicale di violenta intensità, al centro dell’uragano c’è “l’occhio” dell’uragano dove c’è una calma e perfino con un cielo sereno sovrastante. Quell’occhio dell’uragano spirituale di oggi è il Cuore Immacolato di Maria!
“Il mio Cuore è anche un rifugio che ti protegge da tutti questi avvenimenti che si succedono. Sarai sereno, non ti lascerai turbare, non avrai paura. Vedrai ogni cosa come da lontano, senza lasciarti minimamente toccare da esse.” (5 gennaio 1974).
“Il mio Cuore di Mamma sarà per voi il luogo della vostra pace, mentre fuori infurierà la più grande tempesta.” (18 ottobre 1975).
Mi raccomando tanto, se non avete già fatto, di leggere il libro classico di San Luigi de Montfort: “Trattato della Vera Devozione a Maria, e poi fare la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria! Dopo aver letto questo libro in 1976, mi sono consacrato al Cuore Immacolato di Maria il 15 agosto 1976. Che avventura la mia Mamma celeste mi ha portato dopo questo punto!!!




Don Jo (Joseph) Dwight


P.s.


Negli Esercizi Spirituali Internazionali del Movimento Sacerdotale Mariano, a Collevalenza – Santuario dell’Amore Misericordioso (di Madre Speranza), 23-29 giugno 2013, una delle meditazioni offerta dal Sacerdote Ivan Pojavnik, a più di 200 sacerdoti e più di 10 vescovi del movimento, era “Il Rosario della Beata Vergine Maria, parte 2”. Vorrei offrire qualche paragrafo di questa meditazione che può aiutarci a capire e distinguere fra l’amore vero e l’amore falso che ci fa tanto male. Tantissimi cristiani non si rendono conto della differenza e perciò neanche del grande pericolo del veleno molto distruttivo dell’amore falso.


“Il mio materno disegno è di dare conforto al vostro dolore, versare balsamo su ogni ferita, donare fiducia e grande speranza al vostro scoraggiamento. Quanto sono difficili i giorni che state vivendo! È il periodo conclusivo della purificazione e della grande tribolazione. Così tutta l’umanità è posseduta dagli spiriti del male e la mia Chiesa è pervasa dal vento impetuoso degli errori, delle divisioni, della incredulità e della apostasia. … È vicina l’ora in cui la Giustizia si sposerà alla divina Misericordia, per la purificazione della terra. Preparatevi tutti a sostenere il dolore della grande prova purificatrice (la Madonna a Don Stefano Gobbi - 27 giugno 1996).”


“Trascurando la preghiera del Rosario, dopo il Concilio una corrente teologica ha formato un nuovo uomo-dio, il cui culto si è molto diffuso negli ultimi decenni. Accentuando in modo unilaterale l'Amore di Dio, essa ha praticamente oscurato la sua Giustizia. Si dice: "Dio è Amore e non manda nessuno all'inferno e perciò esso è vuoto”. E’ vero che Dio non manda nessuno all’inferno, ma è l'amore definitivo di sé fino al disprezzo di Dio che spinge le anime all'abisso infernale.”


"Ogni giorno molte anime si perdono eternamente. Quante anime vanno all'inferno perché non si prega più, perché il peccato si diffonde e non è più riparato, perché l'errore viene facilmente seguito". (la Madonna a Don Stefano Gobbi – 25 novembre 1978).”


“E’ una verità rivelata: il paradiso e l’inferno hanno i loro abitanti e non finiranno mai (cfr. Mt 25,31-46).”


“Dio è Verità e Amore. Senza la verità non c'è il vero amore, ma il falso amore, cioè l'amore capovolto: l'egoismo. Il culto di Dio rivelato in Cristo, che è l’Amore, senza la Verità e la Giustizia (cfr. Sir 5,1-7), introduce l'adorazione di un uomo-dio che assomiglia a un Babbo Natale. Tale uomo-dio ha tollerato la diffusione delle eresie nella Chiesa, l’indisciplina a tutti livelli, la pedofilia di un certo numero di sacerdoti e di religiosi, le violazioni del voto del celibato, ha annacquato la penitenza e l'annuncio dei "Novissimi"... Il suo culto ha portato alla scomparsa graduale della confessione sacramentale e a innumerevoli comunioni sacrileghe che hanno ferito il cuore della Chiesa, cosicché essa è in agonia in tutte le parti del mondo; e porterà all'orrore della desolazione (cfr. la Madonna a Don Stefano Gobbi – 31 dicembre 1992). Da ciò si può intuire che quest'uomo-dio, dietro la facciata dell’amore, nasconde un’immensa cattiveria con cui tenta distruggere la Chiesa e sedurre moltissime anime alla dannazione eterna.”


“In questi ultimi tempi la lotta tra il bene e il male, fra la Grazia e il peccato, fra Dio e Satana raggiunge il vertice della Sua potenza. Sembra che, ai vostri giorni, Satana abbia ottenuto la sua vittoria, come è stato durante il sabato in cui Gesù giaceva esanime nel sepolcro,". (la Madonna a Don Stefano Gobbi – 16 aprile 1995).”


Diffondendo le forme moderne del culto dell'uomo-dio, Satana ha sedotto quasi tutta l'umanità, che ormai giace interiormente nel sepolcro, cioè nell’emisfero sotterraneo del globo. Soccombendo alle forme più sottili di tale culto, si è diffusa tra i cristiani la grande apostasia dalla fede nell'Uomo-Dio. Durante il Sabato Santo la Madonna è rimasta l’unica incrollabile nella fede, nella speranza e nella carità. In questo nuovo sabato santo la consacrazione vissuta al suo Cuore Immacolato è una medicina che ci preserva dall'epidemia dell'ateismo (cfr. la Madonna a Don Stefano Gobbi – 13 maggio 1976).






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