La
Lotta Finale – Papa Giovanni Paolo II
Poche
persone si rendono conto o vogliono rendersi conto della gravità
della situazione oggi; ci siamo lasciati essere attaccati alle cose
di questo mondo o alla gloria davanti agli uomini invece delle cose
eterne del cielo. Poche persone si rendono conto o vogliono rendersi
conto che di ignorare o di cambiare le leggi di Dio, per le nostre
priorità o la nostra comodità, avranno, dopo, gli effetti peggio di
una bomba atomica. È molto più facile e più gratificante di essere
“politicamente corretto”. “Occhio Non Vede, Cuore Non Duole!”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2016/06/occhio-non-vede.html).
“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non
passeranno” (Mc 13,31)! “Non pensate ch io sia venuto ad
abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare
compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e
la terra, non passerà neppure un iota o un segno della legge, senza
che tutto sia compiuto” (Mt 5,17-18; 24.35).
Il
11 novembre, 2013, l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, il
Nunzio Apostolico (Ambasciatore Papale) agli Stati Uniti, si è
indirizzato alla Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti
al loro incontro annuale a Baltimore, Maryland.
L'Arcivescovo
Viganò ha citato come "profondamente profetiche" alcune
osservazioni fatte dal Beato Giovanni Paolo II (allora cardinale
Wojtyla) durante il Congresso Eucaristico il 13 agosto 1976 per la
celebrazione del Bicentenario della firma della nostra Dichiarazione
di Indipendenza:
“Noi siamo di
fronte oggi al più grande combattimento che l’umanità abbia mai
visto. Non credo che la grande parte della società americana, o la
grande parte della comunità cristiana l’abbia compreso totalmente.
Siamo oggi di fronte alla LOTTA FINALE
fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il Vangelo e l’anti Vangelo.
Questo scontro sta nel progetto della provvidenza divina. È, dunque,
nel progetto di Dio, e dev’essere una prova che la Chiesa deve
scontrarsi, e affrontarsi coraggiosamente …” (Anche Cardinale
Ivan Dias ha citato questo a Lourdes, Francia, il 13 dicembre, 2007).
Arcivescovo
Viganò ha detto che ha visto queste parole "come una
chiamata all’attenzione, alla vigilanza e alla preparazione per
ciò che l'annuncio del Vangelo può significare per noi come
successori degli Apostoli, che sono stati chiamati a dare
testimonianza radicale alla loro fede in Gesù Cristo.”
Papa
Giovanni Paolo II ha detto ad un gruppo a Fulda, Germania in novembre
1980, parlando dei segreti di Fatima, che: “Dobbiamo essere
preparati a soffrire presto grande tribolazioni che ci esigerà la
disposizione di sacrificare perfino la nostra vita per Cristo.
Attraverso le vostre e le mie preghiere, è ancora possibile di
diminuire la tribolazione (predetta da Fatima), ma non è più
possibile di evitarla, perché soltanto in questa maniera la
Chiesa può essere rinnovata effettivamente. Quante volte è stato
compiuto il rinnovo della Chiesa con il sangue. Non sarà diversa
questa volta.”
(http://www.fatima.org/it/thirdsecret/pubtestjp2.asp).
Ricordiamo
le drammatiche parole che pronunciò Papa Paolo VI il 29 giugno
1972, dopo il Concilio Vaticano II, denunciando che “da
qualche fessura sia entrato il fumo di Satana è entrato nel tempio
di Dio ... Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo
profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche
moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della
vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e
maestri. È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato
per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce … Si
credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per
la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di
tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza".
(http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html).
Pochi
mesi prima che Papa Paolo VI è morto, l’8 settembre 1977,
confermò questo grave giudizio in un colloquio con Jean Guitton.
Ecco le parole di Paolo VI riportate dal filosofo francese:
"C'è
un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò
che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase
oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio
dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?".
Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti
importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani
questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il
Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento
emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine?
Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto
può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando
considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo
sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico,
e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del
cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non
rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista
un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia".
C'è
meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio,
l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo
dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In
particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo
di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali
come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò
è molto importante in questi tempi di grande confusione,
quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in
quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di
non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa
Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non
cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la
Verità!!!
PER
GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati
del antico serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli
ultimi articoli più importanti:
(e
anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della
TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).
Don
Jo (Joseph) Dwight
Don
Jo (Joseph) Dwight con Papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San
Pietro dopo la Liturgia di Venerdì Santo di 1987.