13 giugno 2017

Come Si Deve Relazionare Con l’Attuale ‘Vescovo di Roma’


Come Si Deve Relazionare Con l’Attuale ‘Vescovo di Roma’
Il Grande Attacco Nascosto Contro Cristo Verità





C’è una grande battaglia che sta svolgendosi per la Verità! Gesù Cristo è la Verità (Gv 14,6)! La Verità di Dio “vi farà liberi!” (Gv 8,32; Ger 6,16), adesso e per tutta l’eternità! La verità falsa di Satana, “il padre della menzogna! (Gv 8,44), ci offrirà qualche piacere adesso, senza la croce di Cristo, ma c’è la schiavitù dopo e per tutta l’eternità. C’è grande pressione su tutti oggi per essere “politicamente corretti”, anche, e soprattutto, nella Chiesa Cattolica. Nessun gruppo o movimento ecclesiale sarà esente dalla purificazione in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt 24,21), neanche il Movimento Sacerdotale Mariano!


Don Ivan Pojavnik è un professore emerito di teologia alla facoltà di Lubiana-Slovenia. Ha pubblicato vari studi teologici sul Concilio Vaticano II e la Chiesa. Recentemente, con la crisi nella Chiesa e nel Movimento Sacerdotale Mariano, Padre Quartilio Gabrielli ha chiesto Don Ivan Pojavnik di offrire le sue intuizioni e la sua guida in quanto riguarda a come il Movimento si deve relazionare con l’attuale “Vescovo di Roma”.


Questo articolo che è ciò che Don Ivan Pojavnik ha scritto, si può trovare anche nell’ultima parte del articolo che è in inglese ed in italiano:
Ready To Die For Christ Truth
(Pronto di Morire Per Cristo Verità)


- - - - - - -


Il carisma dell’infallibilità petrina.
1. «Infatti ai successori di Pietro lo Spirito Santo non è stato promesso perché manifestassero, per sua rivelazione, una nuova dottrina, ma perché con la sua assistenza custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa tramite gli apostoli (traditam per apostolos rivelationem), cioè il deposito della fede» (Concilio Vaticano I, Costituzione dogmatica sulla Chiesa di Cristo, IV). Il Magistero della Chiesa «però non è al di sopra della parola di Dio, ma è al suo servizio, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso (docens nonnisi quod traditum est)» (Concilio Vaticano II, DV 10,2).
L’esercizio del carisma dell’infallibilità dei successori di Pietro è legato all’adempimento delle condizioni espresse in questi brani dei due Concili Vaticani. Essi devono insegnare “soltanto ciò che è stato trasmesso”, cioè la Tradizione apostolica divina e umana, la cui sorgente è, nello Spirito Santo, il Dio-Uomo storico e al tempo stesso il Dio-Uomo glorificato in Cielo. Se un Papa non adempie queste condizioni, cade in errore, come è successo più volte nella storia.
Il carisma di una totale e incondizionata infallibilità non esiste. Già l’apostolo Pietro è caduto in una concezione erronea e in un agire pubblico ambiguo nella comunità cristiana di Antiochia, ed è stato pubblicamente corretto dall’apostolo Paolo (cf. Gal 2,11–16). La correzione pubblica è stata un atto di verità e di carità soprannaturali da parte di Paolo, scaturito dal Cuore divino di Cristo. Il primo Papa ha accettato subito la correzione pubblica: «Essendo primo nella gerarchia apostolica, è stato primo anche nell’umiltà» (San Gregorio Magno). Ciò manifesta che il carisma dell’umiltà soprannaturale è più grande e più importante di quello dell’infallibilità.


2. Purtroppo ci sono numerose ambiguità ed errori nelle prediche del Papa Francesco a Santa Marta, come hanno notato alcuni attenti osservatori nel corso del tempo. La cosa più problematica è la sua esortazione “Amoris laetitia”, che contiene alcune gravi ambiguità ed errori, come constata una comparazione sistematica con la dottrina della Sacra Scrittura, di alcuni Concili Ecumenici (soprattutto di quello di Trento), dei successori di Pietro da Leone XIII fino al Benedetto XVI e del Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale è un “dono speciale del Cuore Immacolato di Maria per questi nostri tempi … e quasi luminoso e supremo testamento del Papa Giovanni Paolo II” (cf. M. 1. 1. 1993).
(Nota: Si può trovare questi messaggi a: “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).


Il problema più grave costituisce l’insegnamento del capitolo VIII dell’esortazione. Tutti i successori di Pietro fino al Benedetto XVI hanno insegnato la stessa dottrina sui sacramenti del matrimonio e della penitenza, sulla ricezione della Santissima Eucaristia da parte dei cristiani in stato del peccato mortale, e sulla legge morale universale (Decalogo). Si tratta della dottrina della Tradizione apostolica. Ora nel capitolo VIII accanto alla perenne dottrina della Chiesa se ne trova anche una nuova che la contraddice, e ciò costituisce una sua ambiguità fondamentale.
Qui siamo davanti ad una scelta decisiva fra due parti che sono tra loro in contraddizione: è infallibile la dottrina di tutti i successori di Pietro prima di Papa Francesco o la sua nel capitolo VIII? Se la dottrina della seconda parte è infallibilmente vera, allora quella della prima parte è infallibilmente non vera, cioè erronea. Non comporta questo fatto una frattura con la Tradizione apostolica e con ciò con l’insegnamento del Logos di Dio incarnato che è divino, infallibile, universale e immutabile?
In effetti si diffondono a tutti livelli della Chiesa due interpretazioni contraddittorie del capitolo VIII. L’interpretazione che rompe il legame con la Tradizione apostolica scalza i tre suddetti sacramenti. Inoltre essa sostituisce la legge morale universale (il Decalogo) con l’erronea etica della situazione: in particolare ciò succede in flagrante contraddizione con l’insegnamento dell’enciclica “Veritatis splendor” (1993) di Giovanni Palo II e del Catechismo della Chiesa Cattolica. Molte Conferenze episcopali e molti Vescovi hanno già emanato nuovi orientamenti pastorali che accettano questa frattura, permettono un abuso gravissimo dei tre sacramenti e spingono – nel nome della misericordia – i divorziati civilmente “risposati” verso la dannazione eterna. Una parte della Chiesa sta passando al protestantesimo e un’enorme folla progredisce a capofitto verso l’abisso infernale.
«L’uomo, infatti, ubbidisce al suo fine ultimo – che è Dio – in forza di una legge assoluta e necessaria (= legge morale) fondata sulla infinita perfezione della stessa natura divina, in maniera tale che neppure Iddio potrebbe esimere alcuno ad osservarla. Con questa legge eterna ed immutabile viene stabilito che l’uomo e tutte le sue azioni devono manifestare, a lode e gloria del Creatore, la infinita perfezione di Dio, e devono imitarla per quanto è possibile» (Pio XII, enciclica Musicae sacrae, 1955; cf. Giovanni Paolo II, enciclica Veritatis splendor, n. 91–92).


3. Il secondo impegno del MSM rimane: la fedeltà al successore di Pietro che “insegna soltanto ciò che è stato trasmesso dagli apostoli”. Nell’insegnamento di Papa Francesco io accetto la parte vera e non accetto le ambiguità e gli errori, poiché egli “non è al di sopra della parola di Dio”, ed io voglio restare integralmente fedele a Cristo-Verità.
Non comprendendo bene alcuni messaggi della Madonna e tralasciandone altri scomodi, la circolare di P. Larroque difende una totale e incondizionata infallibilità di Papa Francesco. Essa con questo grande errore ha confermato quei membri del Movimento che dormono come bambini ingenui nel Getsemani in quest’ora dell’agonia della Chiesa, e ha addormentato molti altri. Inoltre, in virtù della sua ambiguità, essa ha condotto un certo numero di membri dal Movimento della Madonna in un altro movimento.
(Nota da Don Jo (Joseph) Dwight: Credo che Don Ivan Pojavnik ha riassunto bene e conciso qui ciò che fanno tantissimi sacerdoti e vescovi nella Chiesa Cattolica oggi; tantissimi hanno presa la strada più facile: "Nel nome dello Scopo - sacrificare la verità sull'altare dell'Unità" (Geremia 6:16) (“In the Name of Purpose - Sacrificing Truth on the Altar of Unity”), di Tamara Hartzell (in inglese: http://inthenameofpurpose.org/inthename.pdf)! C’è sempre la tentazione della superbia di cercare e di mantenere la propria gloria davanti agli uomini (Lc 6,26; 16,14-15; Gv 12,43; 5,44; 12,43; Rm 2,29; 1Cor 4,5; Gal 1,10. Vedete anche: “La Vera Pasqua!”; http://cibo-spir.blogspot.it/2017/05/la-vera-pasqua.html).


La situazione attuale nella Chiesa.
4. «Il Drago esulta di fronte alla vastità della sua conquista, con l’aiuto della bestia nera e della bestia simile ad un agnello» (M. 15. 9. 1989; cf. M. 15. 8. 1989). Mediante la meta-tentazione della superbia Satana ha precipitato l’umanità nel baratro più profondo dell’ateismo ed ha provocato una grande apostasia dalla fede in Cristo. Formando in maniera occulta e sistematica un falso Cristo e una falsa Chiesa, la bestia simile a un agnello sta prendendo possesso della Chiesa (cf. M. 13. 6. 1989; M. 17. 6. 1989). Questo processo avanza velocemente verso il culmine senza che moltissimi se ne accorgano, purtroppo anche numerosi membri del Movimento. Don Stefano ha detto: «Dobbiamo essere bambini intelligenti, cioè bambini con gli occhi aperti, e non bambini stupidi, vale a dire con gli occhi chiusi».
N.B.: c’è da tremare di fronte alle potenti e subdole insidie della meta-tentazione, con cui Satana si scatena contro di noi, che costituiamo il suo primo bersaglio, perché apparteniamo alla schiera della Regina delle vittorie. La Celeste Condottiera ci avverte: «Satana morde rabbioso il mio calcagno» (M. 13. 8. 1975; cf. M. 28. 6. 1989). Se il carisma dell’umiltà si scioglie nel liquore inebriante della superbia onnisciente, allora si svuotano in un cristiano le tre virtù teologali ed anche gli altri carismi. C’è da tremare davanti ai morsi quotidiani di Satana, con cui egli tenta di iniettarci, goccia per goccia, soprattutto il suo liquore inebriante, prima per introdurci nella confusione per poi disperderci. Infine c’e da tremare, poiché Leviatan ci seduce fortemente con una falsa sicurezza, come ha già fatto con gli apostoli prima della passione di Gesù, i quali hanno sottovalutato le sue predizioni e la profondità del mistero dell’iniquità. «Satana vi insidia col farvi sentire adulti, sicuri, col fare riporre in voi stessi, nelle vostre idee, nelle vostre azioni il motivo della vostra sicurezza» (M. 8. 7. 1977).


5. «Ti promettiamo ancora la massima fedeltà al Vangelo, di cui saremo sempre annunciatori integri e coraggiosi, se necessario, fino all’effusione del sangue» (Atto di consacrazione). Per questo io non accetterò mai una rottura con la Tradizione apostolica, perché uscirei dalla Chiesa apostolica, anzi non sarei più fedele al Vangelo e quindi a Cristo stesso.
«La vera povertà dello spirito è il dono che Io faccio a chi chiamo. E’ il vuoto che attira il mio amore. E’ l’onda su cui si può ascoltare e capire la mia Voce» (M. 31. 12. 1976). La Poetessa del Magnificat canta in molti messaggi un inno incomparabile alla virtù dell’umiltà. Soltanto se siamo veramente poveri in spirito, possiamo ascoltare e capire la sua Voce: essa ci dice in diversi messaggi che ci troviamo oggi nella fase conclusiva della battaglia apocalittica. Per essa la celeste Condottiera ha formato la sua schiera conducendola, mediante la consacrazione vissuta al suo Cuore Immacolato, in alto sul monte vittorioso di Cristo Crocifisso e Risorto. Ma soltanto quei montanari, che sono giunti ai livelli molto superiori alla vita mediocre, osservano nitidamente nella luce divina il campo globale della battaglia e scorgono le mosse della schiera dell’Avversario. Questi eroici scalatori sono “annunciatori forti di tutte le verità della fede cattolica, mentre si oppongono, con forza e coraggio, a tutti gli errori” (cf. M. 13. 6. 1989).
Come ha predetto profeticamente Don Stefano nella meditazione sulla battaglia di Gedeone contro i Madianiti, solo un resto del Movimento sarà disposto alla salita eroica del Calvario fino alla fine, ma con esso la Madonna otterrà il suo trionfo. In quest’orizzonte del mistero pasquale di Cristo e della Madre sua, attualizzato oggi (lo spiegano molti messaggi), Padre Quartilio ha messo alla fine delle sue due lettere le sette domande importanti.


Don Ivan Pojavnik


- - -


“M.” si riferisce alle citazioni dai messaggi della Madonna a Don Stefano Gobbi nel Libro Blu:
Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”,


- - - - - - -


C'è meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò è molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la Verità!!!
PER GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati del antico serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli ultimi articoli più importanti:
(e anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).
Don Jo (Joseph) Dwight



San Tommaso d'Aquino

Nessun commento: